"Gnome, mi servirebbero dieci minuti di tranquillità. Sono in bagno. Non litigate e non combinate guai."
"Va bene, mamma."
Passano due minuti.
Penso: che brave. Meno male che ogni tanto mi capiscono. Un silenzio quasi surreale.
Cinque minuti più tardi...
"Micrognoma, dove sei?"
"Quiiii!"
"Ma....Oddio! Mammaaaaa!!!!"
"Cosa succede?"
"La Micrognoma si è data uno dei tuoi smalti..."
Corro a vedere, interrompendo bruscamente quello che stavo facendo.
Quello che ho trovato: Micrognoma con dita dalla seconda falange in poi ricoperte di rosa acceso più strato di lucido brillantinato e maglia con macchie più o meno estese sempre dello stesso colore di cui sopra, boccettini di smalto aperti, che la Gnoma Grande e quella di Mezzo stavano chiudendo e riordinando.
Nessuna ombra di pentimento alcuno sul volto della Gnoma più piccola.
Per fortuna e incredibilmente, nessun danno al pavimento e ai mobili.
Quando il silenzio è troppo, c'è qualcosa che non va.
E servono telecamere in giro per la casa!!!!
RispondiEliminaE' un'idea!
Eliminasempre...c'è da ricordarlo (comunque anche la mia ha un concetto strano di smalto sulle unghie, che comprende metà dito...!)!
RispondiEliminaMal comune, mezzo gaudio!
EliminaIo ho il terrore del silenzio ormai!
RispondiEliminaUn vero sintomo di guai!
EliminaL'ultima volta che una mia compaesana ha sentito il silenzio provenire dalla cameretta del figlio cinquenne...si è ritrovata la casa in fiamme!
RispondiEliminaNo, per dire... ti è pure andata bene! Vedi il bicchiere mezzo pieno.
P.S. Alla fine stanno tutti bene, eh.
Azz! Mi è andata di lusso!
EliminaIl silenzio, quando si tratta di pargoli, è sempre sinonimo di casini :-)
RispondiEliminaPassa da me!
Corro, curiosa come scimmia!
Elimina