sabato 31 agosto 2013

Cozze, fragole dure e ...



Ieri mattina, mentre io ero nell'ufficio di Papozzo, al piano di sotto, le Gnome giocavano con la Nonna A.
Tutto normale, fino alla frase:
"Nonna, ho il vomito."
La nonna, preoccupata, seguendola:
"Vai in bagno."

Poco dopo, mi ritrovo la Micrognoma a fianco, scesa appositamente per raccontarmi l'accaduto:
"Mamma, ho vomitato e adesso mi fa male la pancia."
"Povera la mia bimba...ma vedrai che ora passa tutto. Stenditi sul divano un po'."
"Va bene. Ma avevo mangiato una cozza intera e l'ho vomitata!"
"Amore, è impossibile: l'ultima cozza che hai mangiato è stata venerdi scorso."

Passa un quarto d'ora e sento un dialogo tra lei e la nonna:
"Nonna, mi fa tanto male la pancia e non mi sento bene."
"Ma cosa ti è successo?"
"Ho mangiato una fragola rossa e dura"

Nel sentire questa frase ho drizzato le antenne, dal momento che in casa nostra non si vede una fragola da almeno un mese abbondante. Salgo di corsa le scale.
"Micrognoma, cos'è che avresti mangiato?"
"Una fragola rossa e dura, di quelle dei giochi."
"Quelle finte, di plastica?"
"Ma mamma, è impossibile! C'è il pomodoro, la mela, l'uva, ma io fragole non ne ho mai viste!" controbatte la Gnoma Grande.
"Micrognoma, cosa hai mangiato veramente?"
"In effetti, quando ha detto che aveva il vomito, in bagno, ha sputacchiato qualcosa di rosa, ma era saliva colorata. Pensavo avesse mangiato un biscotto a colazione...", si affretta ad aggiungere la nonna.

Intanto cerco con gli occhi in mezzo ai giochi qualcosa che la piccola possa avere ingerito giocando....ed ecco spuntare tra piattini e pentolini delle inquietanti irregolari palline di non ben identificato materiale colorato di rosa, rosso, verde, blu, che potevano essere pongo o plastilina, regalati tempo fa da non so più chi.

"Non avrai mica mangiato le palline di pongo, vero?"
Annuisce con la testa, timidamente.

"Ma non si mangiano quelle cose, non sono buone!!! Piuttosto mangia un biscotto o una caramella, ma il pongo no!"

Chiamo Papozzo, segue breve consulto dei familiari, con conseguente telefonata alla pediatra guru, sperando che sia in ambulatorio e che risponda al telefono. Spiego sinteticamente la situazione, lei mi tranquillizza, dicendomi che per sicurezza chiede informazioni al centro antiveleni (al suono di questo termine mi è venuta un po' di tremarella di gambe), ma che sicuramente quel genere di prodotti per bambini sono atossici.

Dopo una bella scorpacciata di gnocchi, di mal di pancia, nemmeno l'ombra.

E neppure di pongo/plastilina e altri simili, prontamente fatti svanire nel nulla.


9 commenti:

  1. Oddio Monica, immagino la paura che hai preso!

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    1. Sopratutto quando la pediatra ha menzionato il centro antiveleni!!!

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  2. I nani sono incredibili, mettono in bocca qualunque cosa ci entri, a prescindere dalle raccomandazioni o dalle minacce "la prossima volta lo butto via!". E anche qui il pongo/dido/plastilina qualunque va proprio assaggiato, non c'è niente da fare...sob...

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  3. Ciao e piacere di conoscerti, io sono mamma di due gemelle che hanno 5 anni, anche loro quando erano più piccole assaggiavano il pongo, ma fortunatamente non l'hanno mai ingoiato, si limitavano a leccarlo, un saluto a presto.

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  4. Risposte
    1. No, ma solo perchè il sabato era troppo tranquillo...

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  5. Ma no Micro, il pongo no! Bleah!
    Anche noi lo usavamo per fare i capelletti da usare nella loromini cucina, ma dopo questo tuo racconto forse è meglio smettere...

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