domenica 24 febbraio 2013

Quando il silenzio è troppo

"Gnome, mi servirebbero dieci minuti di tranquillità. Sono in bagno. Non litigate e non combinate guai."
"Va bene, mamma."

Passano due minuti.
Penso: che brave. Meno male che ogni tanto mi capiscono. Un silenzio quasi surreale.

Cinque minuti più tardi...
"Micrognoma, dove sei?"
"Quiiii!"
"Ma....Oddio! Mammaaaaa!!!!"
"Cosa succede?"
"La Micrognoma si è data uno dei tuoi smalti..."

Corro a vedere, interrompendo bruscamente quello che stavo facendo.

Quello che ho trovato: Micrognoma con dita dalla seconda falange in poi ricoperte di rosa acceso più strato di lucido brillantinato e maglia con macchie più o meno estese sempre dello stesso colore di cui sopra, boccettini di smalto aperti, che la Gnoma Grande e quella di Mezzo stavano chiudendo e riordinando.
Nessuna ombra di pentimento alcuno sul volto della Gnoma più piccola.

Per fortuna e incredibilmente, nessun danno al pavimento e ai mobili.

Quando il silenzio è troppo, c'è qualcosa che non va.

10 commenti:

  1. E servono telecamere in giro per la casa!!!!

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  2. sempre...c'è da ricordarlo (comunque anche la mia ha un concetto strano di smalto sulle unghie, che comprende metà dito...!)!

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  3. Io ho il terrore del silenzio ormai!

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  4. L'ultima volta che una mia compaesana ha sentito il silenzio provenire dalla cameretta del figlio cinquenne...si è ritrovata la casa in fiamme!
    No, per dire... ti è pure andata bene! Vedi il bicchiere mezzo pieno.
    P.S. Alla fine stanno tutti bene, eh.

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  5. Il silenzio, quando si tratta di pargoli, è sempre sinonimo di casini :-)
    Passa da me!

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