martedì 23 dicembre 2014

#auguriMuuMuuXAIL



"Su, forza, vestitevi!"
"Perchè, mamma? Dove andiamo?"
"Ad una festa di compleanno."
"Ma di chi?"
"Sorpresa."

Così sabato 22 Novembre siamo partiti tutti e cinque.

E siamo andati al compleanno della mucca con gli occhiali.

Ci siamo andati per una buona causa: guardate qui sotto.


E' stata una bella festa, le Gnome si sono divertite un sacco: hanno fatto l'origami della testa della mucca, giocato con gli animatori, mangiato la torta di compleanno dopo aver cantato gli auguri e soffiato sulle candeline, e assistito ad un piccolo spettacolo di magia.







Il tutto mentre io ascoltavo un elegante signore che spiegava l'iniziativa di AIL e Cameo.


Questa iniziativa consiste in una raccolta fondi online: per ogni condivisione con l'hashtag #auguriMuuMuuXAIL sui vostri profili social  di una foto che abbia come tema gli auguri di buon compleanno a Muu Muu, Cameo Muu Muu devolverà 1 Euro ad AIL. Questi soldi serviranno per le case-alloggio AIL, luoghi di rifugio e di conforto dove i bambini e i ragazzi ospitati insieme ai familiari,possono continuare le cure in un ambiente caldo e confortevole, vicino al centro ematologico di riferimento.

Quindi il mio consiglio è: facciamo girare il più possibile questo hashtag (#auguriMuuMuuXAIL) in modo da far arrivare un sacco di soldi ad AIL!!!!

C'è tempo fino al 31 Gennaio 2015...






giovedì 6 novembre 2014

#contafinoa5



Ieri parlavo con una collega. Era arrabbiata con il suo compagno perchè era andato a prendere la figlia dalla nonna e, non essendo riuscito a legarla al seggiolino per non ben precisati motivi, l'aveva portata a casa così, slegata.

E allora mi sono detta: facciamo un po' di diffusione, dato che so che c'è anche un bel progetto a riguardo, denominato "Conta fino a 5".

Non scriverò molto, ma qui di seguito mi servirò di immagini e video a mio parere molto esplicativi.













Avete letto? Avete ascoltato?

Ok. Allora adesso ditelo a papà, nonni, nonne, zie, zii, altre mamme, amiche, amici, a tutti!
E' molto importante.
A volte una leggerezza può avere effetti disastrosi e devastanti.

Mi raccomando: #contafinoa5 !!



martedì 28 ottobre 2014

Ladruncola bugiarda


Premessa

Ogni giorno, prima di andare al lavoro, dato che non si possono indossare, tolgo gli anelli e li metto sempre nello stesso posto, per evitare di smarrirli.



Venerdi sera ho dimenticato di rimettermi i miei anelli. Me ne rendo conto sabato mattina. Li, cerco, quindi, nel solito posto, subito dopo essermi svegliata.

"Beh, dove sono i miei anelli???"
"Forse li hai appoggiati da qualche altra parte..."
"No, sono sicurissima! Li metto sempre qui!"

Iniziamo a guardare ovunque, cercando disperatamente, io ormai in panico e attraversata da mille emozioni negative per il valore affettivo dei due oggetti smarriti: la fede e l'anello di fidanzamento che Papozzo mi ha regalato molti anni fa.

Dopo alcuni interminabili minuti, vediamo arrivare la Gnoma Piccola che candidamente, aprendo il minuscolo palmo della mano, esordisce:" Sono questi?"
"Si! Dov'erano?"
"Nel mio portagioie!"
"E chi ce li ha messi?" dico sospettosa nei suoi confronti.
"La Gnoma Di Mezzo!"

Ladruncola bugiarda.


domenica 19 ottobre 2014

Dev'essere un sogno



Ma io non ci capisco più niente!!!

Ho impiegato tre giorni, per il cambio stagionale nell'armadio a sei ante delle Gnome, guardando maglie, misurando pantaloni, buttando cose strette e sdrucite, accantonando capi per cuginette più piccole, spostando montagne indefinite e indefinibili di vari tessuti e colori, scalando ripiani, disponendo la roba pesante in un ben preciso ordine, che persino la gatta mi guardava sbadigliando con lo sguardo da ma chi te lo fa fare ...

...e cosa ti sento alla radio?


"Sull'Italia l'Africano, una bolla di caldo che se fossimo in estate potrebbe arrivare oltre i 40°..."

Cosaaaaa?????

Infatti oggi pomeriggio l'auto segnava ben 26°.

Stiamo scherzando, vero?
Al 19 Ottobre non è possibile.

Qualcuno mi svegli. Dev'essere un sogno. O un incubo.




lunedì 13 ottobre 2014

Coincidenze



Notte1


Papozzo deposita nel suo letto delicatamente, per quanto possibile, la Gnoma di Mezzo, addormentatasi sul divano.
Nel momento in cui tocca il cuscino con la testa, lei si alza come una molla e scende, camminando verso la porta della stanza.
Papozzo: "Dove vai?"
GdM: "Eh, vado..."
P.: "Ma dove?"
Lei, senza proferire parola, viene accanto al mio letto, da dove io seguo la strana vicenda, e si china a prendere, per terra, il caricabatterie del mio portatile, rigirandoselo tra le mani e guardandolo come se non avesse mai visto una cosa più strana.
"Gnoma di Mezzo, mettilo giù e andiamo a letto..." le dico dolcemente, prendendola per mano.
La accompagno nel suo letto, la copro e lei....russa!!!!



Notte 2

Nel bel mezzo di una tranquilla notte autunnale, si sentono due piedini precipitosi correre verso il bagno.
Penso: qualcuna delle Gnome sta forse male? Accendo la luce e corro a vedere.
In bagno, tutto buio.
Accendo anche qui e vedo sempre lei, la Gnoma di Mezzo, in piedi davanti al mobiletto; prende il phon e se lo rigira tra le mani.
"Cosa fai?"
Lei balbetta una frase del tutto incomprensibile.
"Come?"
"Niente..."
Lei posa l'asciugacapelli, la prendo per mano, l'accompagno a letto, la copro e... russa!!!!


Il tutto è accaduto durante la prima settimana di scuola primaria.
Poi, più nulla.

Strane coincidenze.



giovedì 25 settembre 2014

Giochiamo



Capita, a volte, quando si sta avvicinando qualche temporale (quindi molto spesso in quest'estate appena passata...), che le Gnome siano più bellicose e polemiche del solito, facendomi sclerare.
La minaccia massima (lo so, non si dovrebbe fare...) è:
"Attente che vado ai Caraibi con Vaifra!"
Che poi loro non sanno mica chi è Vaifra, e nemmeno tanto bene dove si trovino i Caraibi. Sanno solo che là ci sono i famosi pirati, Jack Sparrow e compagnia bella, e tanto basta a tranquillizzarle per un tempo che va dai dodici secondi ai sette minuti al massimo.

Comunque, tornando a Vaifra, forse nemmeno i miei sessanta lettori sanno bene chi sia.
Vaifra è colei che ha fatto una coraggiosissima scelta di vita.
Diametralmente opposta alla mia, direi, visto che il massimo dei nostri spostamenti da quando ci sono le Gnome non hanno mai superato il centro-Italia.
Perchè noi ci divertiamo tantissimo anche a Rimini o al Lago di Iseo...

Ma un po' di sana invidia per la nostra viaggiatrice bolognese c'è.

Lei mi ha da poco coinvolto in un giochino nel quale io coinvolgerò altre persone e che consiste in:

  • Mettere il link di chi mi ha nominata.
  • Elencare le regole del gioco. 
  • Condividere 7 curiosità su di me. 
  • Nominare 15 blog che mi sono di ispirazione. 
  • Far loro sapere che li ho nominati. 
I primi due punti sono a posto, mi pare.

Ecco le sette curiosità su di me:
  1. Mi piace dormire, anzi mi piacerebbe! E odio quando mi svegliano se non ho orari! 
  2. Sono molto testarda: se decido che una cosa mi deve riuscire, non c'è via di scampo. Non mollo finchè non ce la faccio.
  3. Mentre sono a casa penso alle possibili soluzioni per i problemi al lavoro e quando sono al lavoro mi capita di scervellarmi per pianificare e incastrare le varie cose che devo fare a casa.
  4. Ho una voglia incontenibile di farmi un piccolo tatuaggio (ma a Papozzo non piacciono).
  5. Vorrei perdere i dieci chili avuti in dono dalle Gnome, ma è una di quelle cose che so di non riuscire a fare.
  6. Ho le unghie dei piedi più brutte che esistano al mondo. Non le vedrete mai, quindi non richiedete un post a tema con foto: sarebbe del tutto inutile, nemmeno sotto tortura lo farei.
  7. Vorrei avere la possibilità di vedere come sarebbe la mia vita se avessi scelto di fare come Vaifra. Si, tipo il film "Sliding doors", avete presente?
Ora passiamo alle nomine: effettivamente, quindici sono un po' tantini...
Vediamo a quanti arriviamo.

  • gab perchè mi piace.
  • firmatocarla perchè è spontanea e anche un pochino eclettica.
Io mi fermerei anche qui...




domenica 24 agosto 2014

Rifugio misterioso



Questa micetta scalmanata ci sta decisamente movimentando la vita.

Ieri sera, al momento della buonanotte, Briciola, detta Brice per comodità, non si trova.
Nemmeno il suono delle crocchette preferite, che di solito la fa arrivare al galoppo, è servito.

"Eppure era qui poco fa.."

Tutti a chiamare e cercare, fuori e dentro casa.

La Gnoma Grande scoppia in un sommesso pianto, le sorelle hanno la faccetta triste.
Papozzo rimane sul divano con la porta semiaperta per vedere se la gattina vuole approfittare della sua morbida pancia come cuscino su cui dormire (e che pare le piaccia molto...).

Ma alla fine anche lui chiude la porta e viene a letto.

Il mattino successivo mi alzo prestissimo per andare al lavoro e, prima di andare a fare colazione, passo sempre a dare un'occhiata alle Gnome.
Ma cos'è quella macchia scura che giace accozzata alla Gnoma di Mezzo? Mi avvicino, credendo che sia uno dei peluches che a volte si porta nel letto, ma due orecchiette si alzano di scatto.

Meorrrrr...

Ma Brice, ti abbiamo cercato e chiamato per un'ora ieri sera! Dove ti eri nascosta???


Non abbiamo ancora scoperto il suo nascondiglio, che sicuramente è all'interno della nostra dimora, e che deve essere il suo rifugio misterioso preferito dove dormire, perchè anche oggi è sparita per un po', per poi riapparire miracolosamente dal nulla.





mercoledì 20 agosto 2014

A volte basta un niente




Durante il week end appena trascorso abbiamo capito di avere una gatta pazza che si adatta quindi molto bene alla nostra famiglia.

Come lo abbiamo appurato?

Abbiamo riesumato dallo stanzino dei giochi non abituali una specie di tenda esagonale piena di palline. Questa, per intenderci:
immagine dal web



La povera bestiola vi è stata depositata all'interno dalle sapienti braccia della Gnoma Grande.
Lo spettacolo che ne è seguito è stato talmente divertente che tutta la parte femminile della famiglia (Papozzo era in doccia...) si è posizionata comodamente sul divano per assistere alle evoluzioni giocose della micia, entusiasmata dalle palline che si muovevano, uscivano, saltavano. All'apice del suo divertimento, la palla di pelo si è lanciata in un'arrampicata sulla parete, tirandosi con il suo peso la struttura sulla testa.
Tutte le palline correvano per il salotto: per un attimo Gnome e gatta rincorrevano di tutto e ovunque!

Altra parte esilarante del gioco è stata quando, sempre durante un impeto da scalatrice della tigre in miniatura, la tenda si è chiusa, imprigionando al suo interno l'infervorata ospite! Non vi dico l'impennata di decibel dovuta alle grasse risate che ci siamo fatte!

 A volte basta un niente a movimentare una serata...




lunedì 11 agosto 2014

Meglio di quanto previsto



In questa estate che sa più di autunno, dove non è strettamente necessario annaffiare tutte le sere, dove le canotte e gli abitini a sottoveste non hanno ancora prevalso sulle t-shirt e i ventilatori accesi sono una rarità, quasi quanto i bagni in piscina, stiamo passando le giornate coccolando, o torturando, dipende da quale Gnoma sia il soggetto, la nostra Briciola, detta Brice o anche Brix, l'ultima componente acquisita dalla nostra combriccola di scalmanate.

La povera bestiola diligente è bravissima: non sporca, si lascia coccolare e si arrabbia quando la lasciamo sola, anche solo per un paio di ore, e lo  manifesta miagolando ad un numero di decibel che non pensavo un gatto potesse raggiungere. La mattina la lascio andare a svegliare le gnome: è molto delicata e a loro piace. E' perfetta per noi: pazza quanto basta, fa gli agguati al nostro passaggio, gioca con i capelli sciolti di chiunque li abbia lunghi più di dieci centimetri e rovina le foglie delle mie povere piante, specie se rampicanti. Si rifugia sull'unico albero del giardino, arrampicandocisi ad una velocità incredibile, oppure sulla pancia di Papozzo, quando rimane l'unico occupante del divano in tarda serata.

Resto stupita anche nel vedere come la Gnoma Grande la accudisce: la sera pulisce la lettiera dai rifiuti solidi, controlla che ci siano acqua fresca e una sufficiente scorta di cibo e, prima di andarsene a dormire, chiama la sua compagna di giochi miagolante, in modo da essere certa di non lasciarla fuori alle molto probabili intemperie.

Devo ammettere che stavolta è andata meglio di quanto previsto.
Almeno, fin'ora...







martedì 5 agosto 2014

Pillole 25


Gnoma piccola

"Sto mangiando una Big Bagol!"
"Aiutami a sglegare questa corda!"
"Nonna, facciamo la doccia prima di cena, così poi a tavola siamo più interattive!"
"Mi sono asciugata con l'attaccapoio!"
"Sto peladando!"



Gnoma di Mezzo

"Quando avrai raggiunto il mio punto di vista, allora sarai al traguardio."



Gnoma Grande

"Oggi la Gnoma di mezzo era insistente e noiosa come l'adominevole uomo delle nevi!"



lunedì 28 luglio 2014

gita al parco acquatico



Il crest a cui partecipano le Gnome organizza tutti gli anni la gita ad un parco acquatico.
Da un paio di anni andiamo tutti, visto che è consentita la partecipazione dei genitori.

Così venerdi abbiamo passato una splendida giornata di sole, cosa ormai rara in questa pseudo-estate, tra scivoli più o meno ripidi, piscine di varia profondità, e schizzi freschi.
Al mattino l'acqua era in effetti un po' freddina, ma ce la siamo cavata ugualmente.
Nel tragitto che ci portava al bagno, la Gnoma Piccola ha candidamente esclamato:
"Mamma, guarda: c'è anche Santa Lucia!!!", vedendo in lontananza una suora di bianco vestita.

Dopo aver consumato tutti insieme un pranzo al sacco sul morbido prato verde, all'ombra di splendidi alberi e con l'accompagnamento musicale di un uccellino appollaiato su un ramo, abbiamo tentato di schiacciare un pisolino, cosa resa impossibile dai bambini che giocavano con le educatrici del crest.
Passato il tempo necessario alla digestione, ci siamo recati verso le attrazioni nuove rispetto all'anno precedente, constatando anche che il sole aveva riscaldato un po' l'acqua, rendendo molto più piacevole tuffarsi nelle piscine.
E abbiamo partecipato alla ricerca di occhiali da vista e ciabatte di una zia del nostro gruppo che aveva deciso di scendere da uno scivolo senza toglierli!

All'orario stabilito per il rientro, le facce stanche di adulti e piccini rivelavano il grado di divertimento della giornata.
Le Gnome, all'uscita dal parcheggio, dormivano...

Stoicamente, Papozzo è andato a giocarsi una partita di calcetto, appena arrivati a casa.
E noi siamo andati a vederlo perdere, incapace o quasi di parare qualsiasi tiro, essendo il portiere!



giovedì 17 luglio 2014

Comodo



Qualche giorno fa sono andata a fare la spesa all'ipermercato dove mi reco solitamente. Una magnifica novità mi accoglie nel parcheggio: nuovi rossi fiammanti carrelli!
Wow, non vedo l'ora di provare se finalmente riesco a portare in giro la spesa senza urtare contro scaffali e gambe altrui!
C'è persino la fessura dove infilare il biglietto da leggere comodamente con le mani libere!!!
E la barra tra le ruote per mettere un bambino in piedi, oltre al classico seggiolino pieghevole all'interno, dove mettere un piccolino: l'ideale per mamme con più figli!
Sprizzo entusiasmo.

Ma appena lo prendo, mi accorgo che solo un uomo può avere progettato una cosa simile: troppo alto, ho le braccia sospese quasi all'altezza delle spalle!
Me ne convinco sempre più notando che è molto profondo (che fatica estrarre poi i pesanti blister dell'acqua...) e non capiente quanto quelli precedenti, che avevano le ruote che giravano come volevano, che andavano a destra e a manca senza criterio alcuno e senza curarsi di nessuno, ma che contenevano tutta la mia notevole massa di generi vari.

Delusa e affranta, mi reco alla cassa automatica e, leggendo l'importo totale sullo schermo, considero che, data la cifra che leggo, non ho nemmeno fatto una spesa colossale. Come farò quando dovrò acquistare cose ingombranti, oltre alle solite derrate abituali?
Tocca convincere Papozzo alla condivisione quindicinale dell'evento per poter utilizzare due esemplari di cotanta tecnologia.

Forse lui, essendo uomo, lo troverà più comodo.



venerdì 11 luglio 2014

Ancora uno



Sempre meno tempo, sempre più impegni, approfitto ancora del metodo per punti, propinando ai miei cinquanta lettori un sintetico, funzionale e veloce elenco, ancora uno.



  • Ebbene si, siamo aumentati in famiglia. Si chiama Briciola ed è l'ennesima ragazza in casa. E' tigrata, affettuosa e pazza. Fa le fusa come se dentro la pancia avesse un trattore e gli agguati come se i nostri piedi fossero prede scattanti, miagola quando non ci vede e si sente sola, dorme nei posti più impensabili come il cestone dei giochi che non è per niente morbido e comodo, almeno secondo noi.

  • Abbiamo festeggiato in una serata di mezza estate il mio ultimo numero prima degli anta, anche se non me li sento per nulla.

  • Approfittando di una scommessa persa da Papozzo, ci siamo concessi una super cena a base di pesce, con somma gioia da parte delle componenti femminili della famiglia.

  • Siamo usciti tutte le sere durante la sagra del paese, supportando e sopportando il coinvolgimento di Papozzo alla Pesca di Beneficenza, usufruendo dello stand gastronomico e del Luna Park che, seppur non molto fornito (per fortuna...), ha dato modo di svuotare e ripulire i portafogli negli angoli più reconditi: calcoli alla mano, tre Gnome per quattro serate, moltiplicato per quattro attrazioni, è veramente una cifra da paura.

  • Abbiamo di nuovo estratto dagli armadi coperte, felpe, pantaloni lunghi e giacche di vario genere per poter sopravvivere a questa strana stagione che è impossibile definire estate.



Arrivederci alla prossima, sperando che non sia l'ennesimo elenco...



giovedì 19 giugno 2014

Per punti



Visto il poco tempo a disposizione, mi servo spietatamente di un sintetico elenco per mettervi a conoscenza, per quanto possa interessare, dei fatti degni di nota dell'ultimo periodo.

Negli ultimi venti giorni circa si sono susseguiti, in ordine sparso:

  • la fine della scuola per la Gnoma Grande, con conseguente consegna della pagella e crescita di almeno due chili a testa per i genitori;
  • un compleanno (di Papozzo) passato a casa di amici, mangiando un sacco di buone cose, all'aperto, in compagnia di belle persone e di un buffo, gigante cane dallo strano carattere in totale antitesi con la sua razza e la sua corporatura;
  • una caldissima domenica trascorsa con amici in una casa in mezzo al nulla assoluto, mangiando cose buonissime e refrigerandosi, grandi e piccini, in piscina o in un idromassaggio, con l'unica scomoda presenza di tafani affamati;
  • un compleanno (della Gnoma Grande) festeggiato, nell'incertezza di un clima piovoso e piuttosto fresco, tra un garage e un giardino umido, da urlanti e scorrazzanti bambini di tutte le età;
  • il completamento del cambio di stagione degli armadi di tutta la famiglia;
  • temporali sparsi e di varia intensità
  • l'inizio del crest parrocchiale, con gite e altri vari eventi, tra cui una fantomatica giornata della sopravvivenza, stranamente caratterizzata dal pranzo con pasta al ragù.
  • una strana, incompresa e imprecisata infiammazione delle mascelle saltellante senza criterio alcuno da una Gnoma all'altra e dalla parte destra alla sinistra e viceversa, che ci ha fatto visitare il pronto soccorso e la pediatria e contattare la nostra dottoressa preferita più volte in poco tempo.

Questo è quanto, per il momento.
Arrivederci al prossimo elenco.


lunedì 26 maggio 2014

Situazioni notturne





"Mammmaaaaaaa...."
Fingo di non sentire.

"Mammaaaaaaaaaaaaaaaaa............"
Apro un occhio, mentre l'altro proprio non ce la fa, e guardo la sveglia: ore 04.02.

"Arrivo...." sibilo con voce roca e flebile.

"Guarda, mamma: ho fatto anche il mio letto! Sono stata brava?"
"Si, amore, ma è notte, si dorme ancora un po'..." tento invano di convincere la Gnoma Piccola.
"Ma io voglio andare a fare colazione!"
"Ma c'è buissimo!!! E' presto. Ti faccio vedere...".

La prendo in braccio e le faccio vedere che è notte fonda.
Inizia un pianto disperato.

"Vieni con me nel lettone."
"Nooooo!!!"

La porto ugualmente.
Si posiziona dove dovrei mettere i miei piedi.

"Spostati che ti schiaccio con i piedi."

Nessuna risposta.

Spengo la luce e fingo di dormire, tendendo l'orecchio per capire come evolverà la situazione.

Pian piano sento che si avvicina.
Sempre più.
Poi un braccino si avvinghia al mio collo.
"Mamma, scusa. Buonanotte."







mercoledì 21 maggio 2014

Fine?



Mi vergogno.
Uno, due post al mese.
Non è che non ho niente da dire, anzi.
Ho un sacco di bozze.
Ma mi servirebbero giornate di 48 ore.
Almeno.
Solo per renderle pubblicabili.

Sempre di corsa.
Non ho nemmeno i canonici quindici minuti per lo smalto alle unghie.

Preferisco "perdere" quei quindici minuti per vedere la Gnoma Grande che sale sul pullman per la gita.
O per ascoltare il giorno successivo il suo entusiastico racconto sull'evento.

Sono scelte.
Ciascuno crea il suo elenco di priorità.

Al momento, purtroppo, questo blog non è nei primi posti della lista.

Sinceramente: sto anche pensando di mettere un punto e a capo.
Una fine.
Ci penso ancora un po'.
Magari nel frattempo mi si allungano le giornate.




sabato 3 maggio 2014

Pillole 24



Gnoma Piccola
"Peneole era la moglie di Luisse?"
"Mamma, mi fai vedere come si mangia il carfocio?"
"Ho male la pancia: mi dai un infermento lattico?"
"Ho tirato su la tendiera e sono andata fuori!"
"Lui (Senna: ndS) era un pinota?"
"Per la plublicità mi vado a mettere il pigiama!"



Gnoma Di Mezzo
"Nella macchina che abbiamo fatto per la festa del papà ci abbiamo messo dentro il disco radio."
"Mamma, senti: con queste ciabatte riesco a ballare il tic tac!"
"Adesso mi metto gli stivaletti e ballo un ballo cantrui. Insomma quelli del west."



Gnoma Grande
"Oggi la maestra ci ha spiegato che se io ti do due matite e tu mi dai una gomma, si chiama baratro!"



mercoledì 16 aprile 2014

La scatola di legno


07/04/14

C'ha pensato lo Zione a spiegare alle Gnome.

"Il nonno V. adesso andrà in cielo."
"Insieme al nonno T.?"
"Si. Per il momento è in una scatola di legno, come una culla, tutta piena di cuscini, così non si fa male. Poi andremo in Chiesa, dove il parroco farà il funerale, che è una Messa apposta per chi va in cielo, e poi lo accompagneremo al Cimitero."
"Ah..."
"Lì la bara, così si chiama la scatola di legno, viene messa in una stanzetta sotto terra. Mentre lui si riposerà per qualche giorno dalla fatica che faceva per respirare, gli angioletti scaveranno un tunnel lungo lungo che da lì va sulla nuvoletta che stanno preparando per lui, tutta soffice e profumata."

Gran bella cosa, la fantasia.


Nonostante tutti abbiamo provato a farle desistere, l'hanno voluto vedere, lì, nella sua scatola di legno ancora aperta. Le due grandi appena di sfuggita, stando sulla porta, la piccola avvicinandosi quel tanto per accertarsi che fosse veramente il nonno. Due volte.



giovedì 27 marzo 2014

Io #partodaqui, qui e qui.



Io sono partita tre volte.

Per la par condicio devo raccontarle tutte e tre.
Che qui non è possibile fare differenze!

La Gnoma Grande: una nuova esperienza.
Frequentavo il corso pre-parto, pensavo di sapere tutto, di essere pronta, e in effetti, mi servì.
Così, quando sentii che era ora, Papozzo e io ci avviammo verso l'ospedale:
"Piano, vai piano! E cerca di evitare i buchi! Ma quanti ce ne sono in questa strada?!"
Arrivati, mi fecero un tracciato, una eco e una visita.
Una inserviente, che tra l'altro conosco perchè abita nel mio paesino, mi venne gentilmente a chiedere se avessi fame, dato che era passata l'ora di cena da un po'. Ecco, non fui altrettanto carina con lei, ma poi, il giorno successivo mi scusai.
Camminavo nel corridoio perchè mi sembrava di stare meglio, ma ad un certo punto non riuscivo più a stare in nessun posto e in nessuna posizione. Penso di aver pronunciato cose inenarrabili quella sera.
Fintanto che sentii come un palloncino rompersi là sotto.
"Chiama qualcuno, credo di aver rotto le acque..."
Papozzo, diligentissimo, si affacciò nel corridoio e subito arrivò l'ostetrica.
"Ok, andiamo."
"Dove?"
"In sala parto!" disse ridendo. Ovvio, no? Io non pensavo fosse già ora...
Erano tre giorni che non nascevano bambini, quindi ho avuto l'onore di avere come spettatori il ginecologo e due infermiere del nido, oltre all'ostetrica e a Papozzo.
La cosa più esilarante: Papozzo mi teneva la testa sollevata, come gli era stato suggerito di fare, ma quando il dottore gli disse:"Si vedono i capelli! Vuole vedere?", lui, tutto preso dall'emozione, mi lasciò di colpo, al che lo ripresi subito con un sonoro "Grazie!"
Poi, poche spinte, una strana sensazione di svuotamento, liberatoria, ma allo stesso tempo devastante, e mi appoggiarono quel fagottino tutto sporco sul torace; io la guardavo negli occhi senza toccarla. Allora l'ostetrica mi disse:"Puoi prenderla tu, è tua!"
Mi veniva da piangere, ma non lo volevo fare davanti a tutta quella gente!!!
Pochi minuti dopo, mentre il ginecologo controllava me, Papozzo seguì le infermiere del nido per fare il primo bagnetto alla nuova arrivata...
Finalmente, a casa, lunghe passeggiate con la carrozzina, lunghe sedute di allattamento, nuove esperienze olfattive con rigurgiti, pannolini, creme e bagnetti. Nuovi ritmi di vita a cui adattarsi. E una volta che ci siamo riusciti, siamo ri-partiti!

La Gnoma Di Mezzo: la velocissima.
Ero enorme e faceva caldissimo, avevo due piedi che definire zamponi era riduttivo.
Non vedevo l'ora di vederla, ma anche di liberarmi di quella pesante zavorra.
Quando sentii le contrazioni, quelle giuste, portammo la Gnoma Grande dalla Nonna Mimi, che ci fece cenare, poi ci avviammo verso l'ospedale, dove una dottoressa mi visitò, sentenziando che non ero ancora pronta e che, visto che abitavo a soli dieci minuti, dovevo andare a casa e dormirci sopra, per poi tornare il mattino successivo.
Io le risposi che io sentivo che era ora e che se non mi volevano ricoverare, mi sarei seduta fuori dal reparto, dove ci sono le macchinette del caffè, e lì avrei aspettato il momento giusto. Sentendo queste parole, la ginecologa accettò di tenermi in osservazione. Questo accadde alla mezza, con la condizione di mandare a casa Papozzo.
Dopo un'oretta abbondante, chiamai l'ostetrica, perchè mi aveva messo a letto con il monitoraggio, ma io sembravo un'anguilla, non riuscivo più a stare coricata! Mi visitò: "Ma tu sei prontissima! Anzi, non spingere e chiama subito tuo marito!"
Papozzo, che si era appena coricato, arrivò più veloce della luce, per non perdersi l'evento.
Ricordo che mi portarono in sala parto con la carrozzina correndo nel corridoio e che, mentre per la volta precedente tutti erano calmissimi, stavolta c'era una frenesia generale!
Alle tre e due minuti avevo già partorito!
Persino Papozzo rischiò di sentirsi male: "Troppo veloce!"
Anche qui, il momento esilarante: entrò la ginecologa che non voleva ricoverarmi, e io, con l'indice puntato verso di lei come Fra' Cristoforo con Don Rodrigo nei Promessi Sposi, le dissi:"Lei, meno di tre ore fa, mi voleva spedire a casa. Visto che avevo ragione io?!"
Stavolta, quando mi diedero la frugoletta in braccio, la presi subito e la guardai negli occhi. Ma ero troppo stanca, era stato davvero troppo veloce, non avevo forza e fui felice quando l'infermiera del nido me la tolse per portarla a fare il bagnetto...
Non fui altrettanto contenta a casa, perchè, diciamoci la verità, per quanto le volessi bene, una Gnoma che non dorme di notte per due anni, non ti rende proprio felicissima...Per fortuna poi è cambiata!

La Gnoma Piccola: l'inaspettata.
Lei, secondo i piani, non avrebbe dovuto esserci, ma è arrivata e ora guai se non ci fosse.
Era troppo presto e io non avevo ancora recuperato le forze dal parto precedente.
Inoltre, quella notte c'era una sola ostetrica (che mi conosce e mi stava aspettando...) e altre tre pancione in via di espulsione. "Tu che sai già come vanno le cose, mi devi aiutare." mi bisbigliò all'orecchio la nostra accompagnatrice di bianco vestita.
Così, quattro panciute si avviarono passeggiando pian piano lungo il corridoio che porta alle sale parto, chiacchierando anche!
Ricordo che, come previsto, fui la prima delle partorienti a vedere la mia bimbetta, ma che mi sentivo veramente a pezzi, che tremavo come una foglia e avevo molto freddo, mi sentivo debolissima e avevo solo una gran voglia di coricarmi e dormire.
Per la terza volta, tornammo a casa, ci riorganizzammo la vita, non senza incidenti di percorso, ma siamo ancora tutti qui, ben felici di esserci, con le nostre caotiche, turbolente, movimentate, fibrillanti ed estenuanti giornate.


Questo post partecipa alla splendida iniziativa #partodaqui di Maria Elena, Francesca e Gabriella.


mercoledì 12 marzo 2014

Dire fare baciare



"Mamma, ti devo dire una cosa."
"...."
"Ma mi vergogno..."
"Cos'è? Una questione amorosa?"
"Si..."
"Mmmmh...Non ti piace più M.?"
"E' che non so decidere...tra lui e V."
"..."
"Come faccio a dirglielo? A tutti e due!"
"Ma sei sicura?"
"...."
"Adesso dormi che la notte porta consiglio. Poi domani ne riparliamo."
"E se gli scrivo un biglietto?"
"Potrebbe essere un'idea!"
"Qualcosa tipo: Cari M. e V.,vi scrivo per..."
"Un biglietto per tutti e due? Lo stesso biglietto, da leggere insieme?"
"...."
"Dormi. Ci pensiamo domani."
"Si, è meglio. Buonanotte mamma."
"Buonanotte."


P.S.: Devo assolutamente procurarmi il nuovo libro di Elasti.


 Questo è un libro per figlie. Ma anche un po' per mamme.



lunedì 3 marzo 2014

Pillole 23



Gnoma Piccola

"Non ti preopucare..."
"Siamo andati al cimena!"
"Mi porti in goppra?"
"Io devo guidire!"
"Vinceriamo sicuramente..."
"Sorelle, preparetevi, che andiamo!"
"Mamma, mi sono tagliata. Ci vuole il divessittante e un cerotto!"
"Guarda che se ci sono i cabanieri, ti fanno la multa!"
"Apri la cappasanca dei giochi, per favore?"



Gnoma Di Mezzo

"Tu, mamma, hai il potere del bene!"
"Oggi a scuola abbiamo mangiato la scogliola: era molto buona!"




Gnoma Grande

"E' matrodontico!"
"Qui tutto è di tutte: siamo in commissione dei beni."



martedì 25 febbraio 2014

Semplicemente felici



Dal dizionario:
Felicità:  Condizione di letizia, di gioia, di soddisfazione SIN contentezzacercare, trovare la f.; evento felice, cosa che rende felici: le auguro ogni f.  

E' cosa nota che noi genitori ci smeniamo non poco per cercare di rendere felici i nostri figli.
Proviamo a soddisfare le loro esigenze, regalando loro (o facendoli arrivare dai vari Babbi Natale, Sante Lucie e Befane...) i giochi o gli accessori che più desiderano, che spesso ci portano via una bella fetta di portafoglio.
Ma mi viene da chiedermi se davvero tutta 'sta roba che soggiorna in salotto o nella stanza delle Gnome, ovviamente in ordine sparso, contribuisce alla felicità delle mie figlie, visto che poi va a finire regolarmente nel dimenticatoio, salvo poi essere recuperata una tantum, così a caso...

Spesso mi sembra che le renda più felici il loro risotto preferito, cucinato a sorpresa il sabato, quando sono a casa da scuola. O una bella visita al Muse, tutti insieme, come abbiamo fatto per il compleanno della Gnoma di Mezzo. O una confezione di barrette al cioccolato da sbafarsi facendo a gara col Papozzo a chi ne mangia di più. O una pizza in compagnia di amici prolemuniti. O un giro sul bruco-mela della sagra del paese vicino. O il poter stare tutti assieme nel lettone la domenica mattina, mentre in forno cuociono le brioches per la colazione...

Ovviamente, non può essere sempre tutto rose e viole.
A questa visione idilliaca fa da contrappeso la linea dei no, una pista ben delimitata con paletti indispensabili alla loro educazione, anche se questo lo capiranno molto più in là...
Non sono tanto sicura che su questo impervio sentiero siano sempre altrettanto felici, almeno non nell'immediato. Ma vale la pena rischiare.


Questo post partecipa al #blogtank del mese di Donna Moderna.





mercoledì 12 febbraio 2014

Lettere e numeri



"Gnoma piccola, dimmi una lettera."
"Cinque!"
"Ma no, quello è un numero. Dimmi una lettera."
"Due!"
"Anche quello è un numero.."
"Di' ipsilon...", suggerisce la Gnoma di Mezzo.
"Ippilson!"



martedì 4 febbraio 2014

Siamo già abbastanza schizzati



Ok, proviamo a fare questa iscrizione on line per la Gnoma di Mezzo...

Accedi...
...impossibile caricare la pagina...
Riproviamo: ok! Registrati...
Aspettiamo la mail di pre-registrazione con il link per la creazione della password....
Inserire la password, che deve contenere un carattere alfanumerico minuscolo, uno maiuscolo e uno...intero?!?...Forse intendono numerico...proviamo così...ok!
Aspettiamo la mail con l'ID utente.

Eccola!
Proviamo a fare il login...impossibile caricare la pagina...benissimo!
Rifacciamo: ok.
Inseriamo i dati...salva...noooooo: "Non è stato possibile completare l'operazione. Si prega di chiudere la finestra del browser e di riprovare più tardi."
Uff...ma carta e penna, no???
Ma non si demorde! Ricominciamo...impossibile ricaricare la pagina.

Insomma, alla fine, dopo un'ora e otto minuti, ce l'ho fatta, ho iscritto la Gnoma di Mezzo alla scuola primaria.

Ed ecco, infatti, la mail di conferma dell'avvenuta iscrizione.
Ma mi chiedono ora "di esprimere un suo giudizio sul servizio utilizzato. Grazie."
Veramente volete sapere cosa ne penso?
Ne siete sicuri?
Proprio convinti?

Perchè è meglio se non mi esprimo...

Magari prima di fornire un servizio, sarebbe meglio verificare che questo funzioni discretamente, chè noi genitori siamo già abbastanza schizzati e stressati di nostro...





venerdì 31 gennaio 2014

Liberiamo una ricetta: tigelle in compagnia




Liberiamo una ricetta #liberericette #freearecipe


La ricetta di quest'anno è quella per passare una piacevole serata in compagnia di amici, tutti prolemuniti.

Ingredienti (per 1 kg di pasta per tigelle, per circa 6 persone):

1 kg di farina
1 bicchiere di acqua
2 bicchieri di latte
1 cubetto di lievito di birra oppure, più comodo, 2 bustine di lievito di birra in polvere
1 cucchiaio raso di sale
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva


Procedimento:

Mescolare tutti gli ingredienti in polvere, aggiungere gli ingredienti liquidi e impastare con le mani fino ad ottenere un impasto molto morbido (non importa se si attacca alle dita, al piano, ovunque; se necessario aggiungere acqua e latte). Lasciare lievitare in un capiente contenitore, coperto con un panno da cucina inumidito (io lo bagno sotto al rubinetto e lo strizzo...)
Dopo un paio di ore, iniziare a stendere la pasta con un mattarello e, dopo aver raggiunto lo spessore di circa mezzo centimetro, iniziare a tagliare, preferibilmente in compagnia, con un bicchiere dei cerchi da disporre su vassoi (lieviteranno ancora).
Sempre avvalendosi dell'aiuto di alcune amiche, preparare vari tipi di salumi (salame, mortadella prosciutto crudo, coppa, pancetta e chi più ne ha più ne metta!) su piatti da disporre in tavola.
Cuocere i dischetti ottenuti nell'apposito utensile, questo, per intenderci:


Mangiarle calde, sempre in compagnia, ovviamente, tagliate a metà e farcite con salumi, salse, lardo pesto, formaggi e con tutto quello che vi verrà in mente. Meglio se accompagnate da un ottimo lambrusco, ma solo per gli adulti!



Piacciono tanto anche ai bambini (e gli piace anche impastare e tagliare i dischetti!)

Da non  tralasciare: le ultime non sono degne di essere nominate tali se non si mangiano farcite con nutella!

Necessaria anche la presenza di almeno due coppie di amici con figli, per rendere frizzante la serata. Noi abbiamo provato questa ricetta festeggiando San Silvestro: ci siamo divertiti preparandole, cuocendole, mangiandole, contandole, farcendole, ecc...



Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia.Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web.


venerdì 24 gennaio 2014

Non si molla!



Ho capito: abitiamo in una zona sfortunata.

Si, ormai ne ho la certezza.
Nel 2012 il terremoto, nel 2013 una tromba d'aria, potevamo farci mancare una bella inondazione nel 2014?
Certo che no!

Ecco che di nuovo si parla, nelle zone vicine, di sfollati, di dispersi, di protezione civile e di aiuti.

In meno di due anni è accaduto l'impossibile o, perlomeno, così credevamo...



Mi viene difficile pensare che riesca a non essere disperato, rassegnato, abbattuto, chi ha già spostato tutta un'azienda in un paese limitrofo, perchè dove si trovava è crollato tutto, e ora si ritrova a mettere in salvo da oltre un metro di acqua i server per proteggere almeno i dati contenuti...






Prepariamoci, perchè secondo me ci manca solamente l'invasione delle locuste quest'estate!






mercoledì 15 gennaio 2014

Quella che



Premessa: questo post è stato scritto ieri, ma per mancanza di tempo non sono riuscita a pubblicarlo il giorno stesso.


Già quattro anni, da quando ti ho vista per la prima volta, piccola piccola.
Ancora sei la cucciola di casa, ma che caratterino hai!
La più tosta delle tre sorelle, la più decisa nel chiedere e ottenere quello che vuole.


Quella che si arrabbia quando non può fare come vuole, quella che o è bianco o è nero, senza compromessi.
Quella tutta riccia e che ogni riccio è un capriccio.
Quella che mangia tanto, eppure i pantaloni scendono sempre.
Quella strana nei gusti perchè preferisce cavolfiore e rapanelli a pasta e carne.
Quella che non ha paura di niente, che osa chiedere tutto a tutti, che va avanti rispetto alle altre due Gnome, senza timori, che prova per prima tutte le novità.
Quella che si nasconde e fa gli scherzi, facendomi rischiare l'infarto.
Quella che saltella muovendo ritmicamente l'arruffata chioma bionda.


Ma anche quella che esplode alla fine di un film strappalacrime perchè si è trattenuta per sembrare la più forte.
Quella che mi chiede Mamma, mi chiami amore?
Quella che si addormenta in poltrona spalmata su di me.
Quella che dice trenta volte al giorno Mamma, ho voglia di te...
Quella che quando meno te lo aspetti ti fa una carezza.
Quella che non può più essere definita Micrognoma.

Buon compleanno, Gnoma Piccola.




lunedì 13 gennaio 2014

Semplice



"Mamma, hai svegliato il nonno?"
"No, amore. Non ci sono riuscita..."
"Ma perchè non si sveglia?"
"Perchè è tanto stanco."
"Io voglio vedere il nonno."
"Non si può: i bambini non possono entrare in ospedale."
"Ma noi ci siamo già venute nel tuo ospedale, quando avevi male la pancia!"
"Ma in quel reparto vi hanno fatte entrare perchè li ci sono già dei bambini, appena nati."
"E il nonno è in un altro ospedale?"
"No, ma è in un altro reparto, dove i bambini non possono entrare."
"Allora ce lo portano qui, il nonno!"
"Ma non si può! E poi come lo portano fin qui? Lui è sempre a letto, addormentato."
"Portano qui il letto con lui sopra! E noi lo svegliamo."


Se tutto fosse semplice come lo è per i bambini...




giovedì 9 gennaio 2014

Nonostante tutto



Con le vicende accadute appena prima delle vacanze di Natale, ho dimenticato che questo blog, esiste da due anni.
In realtà, la data esatta sarebbe il 4 Gennaio.

Quindi, per festeggiare, scriverò cosa abbiamo fatto di carino con le Gnome, nonostante tutto, durante le festività.


  1. Abbiamo comunque partecipato al presepe vivente, avendo preso l'impegno: due angioletti, una pastorella, il falegname e chi si occupava di tenere buono il gruppo di bambini alati finchè non era il loro turno, distribuendo caramelle a destra e a manca nella semioscurità.
  2. Abbiamo mangiato panettoni fantastici (e non solo) in compagnia di persone splendide.
  3. Siamo stati a vedere Frozen (innamorandoci di Swen e di Olaf) tutti muniti di strani occhialoni, piangendo per la storia strappalacrime (io), tentando di afferrare i fiocchi di neve in 3D (Gnoma Grande) e scoppiando in un pianto disperato solo alla fine, quando si sono accese le luci (Micrognoma), stragiurando che al cimena non saremmo andati "mai più!".
  4. Abbiamo presenziato, con lo stomaco riscaldato da cioccolata calda e la borsa piena di calze contenti dolcetti, al rogo della Vecchia, una povera signora fatta di stracci e legno, bruciata in cima ad una montagna di legna.


Nonostante tutto.



venerdì 3 gennaio 2014

So cosa augurare



L'ultimo giorno di lavoro prima delle tanto agognate ferie doveva terminare alle tredici e trenta, per poi proseguire con la caccia agli ultimi regali e l'acquisto delle cose mancanti per il pranzo di Natale.
Invece è stata bruscamente interrotta da una brutta telefonata dello Zione.

Natale è ormai passato, senza aver terminato la caccia ai regali, ma con l'aggiunta di una sorta di pellegrinaggio quotidiano al reparto rianimazione del vicino ospedale.
Mi sono tanto arrabbiata con quell'uomo che ora giace addormentato, ormai non presente se non fisicamente, in quel letto, con un intarsio di tubi che lo contornano; quante volte l'ho, lo abbiamo, sgridato perchè fumava troppo, perchè non prendeva le medicine.

Dicono che serve molto tempo per capire, per vedere come si riorganizzerà il suo cervello, o quel che ne resta.

Ora che l'anno vecchio se n'è andato lasciando posto al nuovo, non so bene cosa augurarmi, non so cosa aspettarmi.

Ma so cosa augurare agli altri.

Auguro a chi passa di qua a leggere di non dover mai vedere mai il reparto rianimazione di un ospedale, qualunque esso sia.