sabato 28 luglio 2012

Semplice e chiaro

Ieri siamo stati, con tutto il gruppo del centro estivo, in questo parco acquatico.
Inutile dire che ci siamo divertiti tantissimo tutti, genitori ed educatori compresi, e che siamo arrivati a casa spossatissimi.
La giornata, in effetti era partita un po' così così, con un episodio che aveva dato adito a presagi non proprio positivi: appena partiti, il pullman con i bimbi e gli educatori, seguito dalle auto con i genitori, ha assistito in diretta ad un tamponamento sull'altra carreggiata.
Una volta arrivati a destinazione, dopo aver fatto l'appello, ci siamo sistemati in un'area verde un po' lontana dalle attrazioni, in effetti, ma liberi di poter fare tutta la confusione del caso!
Ci siamo subito piscinati tutti insieme, siamo andati su scivoli e giochi vari, abbiamo fatto foto (ma non nell'acqua, nessuno si fidava a portarsi la fotocamera!), abbiamo riso, parlato, mangiato, insomma abbiamo passato una bella giornatina caldissima in modo allegro e spensierato.

Una chicca della gnoma di mezzo, però, la devo lasciare ai posteri:
Io:"Vieni che ti spalmo la crema sul puntino."
A.,amica delle gnome:"Ma perchè hai quel puntino?"
Gnoma di mezzo:"Perchè mi hanno fatto un taglio."
A.:"Perchè?"
Gnoma di mezzo:"Per mettere a posto il mio cuoricino che aveva un buco!"

A quattro anni scarsi, è in grado di spiegare in modo semplice e chiaro quello che le è successo, e io mi commuovo. Sempre.

giovedì 26 luglio 2012

Livello di fusione

Orari assurdi, stanchezza colossale, sia fisica che mentale, ma anche soddisfazione, complimenti, e cose su questa lunghezza d'onda mi ha riservato il lavoro in questi giorni.
Ma, tanto per farvi capire il livello di fusione dei pochi neuroni che abitano la mia scatola cranica, vi racconto cosa è successo ieri sera.
Dopo cena, c'è il rito delle docce alle gnome: per prima entra la micrognoma e quando esce, mentre la pigiamo, si lava la gnoma di mezzo. A seguire, la più indipendente, la gnoma grande. I pigiamini giacciono in un preciso ordine, allineati in attesa della vestizione.

Micrognoma:"Pecchè metti quetto?"
Io:"Perchè dopo andiamo a letto; la mamma si deve alzare presto domattina."
"Ma no, pecchè metti quetto di gnoma di mezzo?"
"Oddio, scusa!!! Ma come sono fusa! Aspetta che lo togliamo..."

Le ho messo il pigiama sbagliato, che le stava larghissimo, e non mi sono accorta. Se non me lo avesse fatto notare lei, che ha due anni, io non ci avrei fatto caso...

domenica 22 luglio 2012

Lo ammetto

Nel post precedente vi ho parlato del mio ritorno al caro lettuccio. Ma non vi ho raccontato tutto.
Ad esempio, voi non sapete che da più di una settimana, cioè da quando ho ripreso ad andare al lavoro, con relative alzataccie, insistevo con Papozzo per riportare  i materassi dalla casetta di legno, fotonica si, ma pur sempre scomoda, alle stanze da letto usuali.
Non siete a conoscenza delle risposte che mi sentivo dare, tipo:
"Sono stanco, li portiamo domani..."
"E' troppo tardi!"
"Stasera c'è troppo caldo per dormire in casa, là c'è più fresco!"
"Sono fuori a cena, non faccio in tempo, devo prepararmi..."
"La notte scorsa ci sono state due piccole scosse, meglio aspettare..."
E simili.
Il forte sospetto che avesse più paura lui di me mi ha sfiorato, lo ammetto.

P.S. : I miei lettori hanno raggiunto l'onorevole numero tondo di trenta!!! Ne sono talmente felice che li ringrazierei uno ad uno!!!

sabato 21 luglio 2012

Letti e polvere

Stanotte ho dormito nel mio letto. Dopo due mesi di notti movimentate, non solo dalle scosse, ma anche dalle gnome che mi sparavano piedi in faccia o nello stomaco, a seconda del sogno in corso.
Il mio materasso mi macava, la mia schiena me lo ha fatto notare subito, stamattina.
Mi mancava anche dormire con Papozzo.
Pensavo che mi sarei addormentata a fatica per la paura, che mi sarei svegliata più volte, invece ho fatto una dormita colossale, complice anche il fatto che Sono una Orgogliosa RIcostruttrice di Nuovi sogni presso la ditta in cui lavoro e che ci ha fornito una maglietta con la sopracitata scritta, le cui lettere in maiuscolo formano il nome dell'azienda.
Ieri una collega mi ha scattato una foto con elmetto protettivo in testa, mascherina antipolvere sulla faccia e scopa gigante in mano; lo sfondo era una gigantesca nuvola di polvere, ma gli occhi svelavano il sorriso nascosto.

giovedì 19 luglio 2012

Come prima, con risata.

Sono più o meno tornata alla normalità: vado al lavoro, le gnome vanno al crest, due su tre almeno, e io dimentico le cose, come prima, forse anche di più.
Ieri mattina mi sono alzata per andare al lavoro, ho fatto colazione e con calma mi sono preparata; dato che dentro quei capannoni fa caldissimo e gli impianti di aerazione non sono ancora funzionanti, mi porto una bottiglietta di acqua ghiacciata e un paio di ciabatte da mettere nella pausa pranzo, che preparo in una borsina carina. Tale unica cosa da ricordare, la borsina appunto, viene posata sul tavolo, in modo da essere ben visibile; inutile dire che il soggetto in questione è rimasto dove era. Me ne sono resa conto a metà strada...
Alla fine dell'orario di lavoro, approfitto, come prima, della vicinanza del centro commerciale per fare un po' di spesa: avevo solo due cose urgenti da prendere, ma ho realizzato solo una volta rientrata in casa, di non averle acquistate.

Oggi sono tornata presto e ho trovato le gnome nella piscinetta: mentre mi docciavo sono uscite dall'acqua per fare merenda.
Immaginatele con l'ascigamano addosso, mezzo aperto, e senza costume, adeguatamente steso ad asciugare.
Micrognoma:"Gnoma di mezzo, chiudi gambe, si vede patata, si vede buco!!!!"
Segue grassa risata...

martedì 17 luglio 2012

Pillole 5

Micrognoma
"Ho la cacca, quella nea..."
"Non è 'osa, è fucchia!"
" Guadda, mamma: si è tutta schivaiiata!"
" Mamma, lo moccoco?"


Gnoma di mezzo
"Qui bisogna puliscere!"
"San Martino Campanelloooo..."
"Allora la strega ha dato a Biancaneve la mela infuriata..."
(Mentre papozzo innaffia il giardino con il tubo dell'acqua) "Papozzo, perchè fai il gesso?"
"Vorrei una pizza alla salsicciana!"


Gnoma grande
"Ce n'è una quantita ingiustriale!"

domenica 15 luglio 2012

Diversamente eroica

Sabato sera
"Mamma, la Zia pasticcera dice se andiamo a mangiare il pesce con lei e lo Zio. Ci andiamo, ci andiamo?"
Ok.

"Domani mattina c'è la camminata avisina, ci andiamo?"
"A che ora ci si deve alzare?"
"Alle 7; la partenza è per le 8.30."
Ok.

Domenica
"Oggi pomeriggio vengono i cugini e famiglia."
Ok.

Domenica pomeriggio
"Stasera la Lilli gioca al calcetto saponato al parchetto! Ci andiamo, ci andiamo?"
"Fanno anche da mangiare, vero?"
"Si!"
Ok.

In tutto ciò, considerate il fatto che io ho ricominciato ad andare al lavoro.
E con orari strani.

Storie di una vita diversamente eroica.

sabato 14 luglio 2012

Desolante

Desolante, rientare nel posto in cui lavori, vedendo tutto in uno stato di caos improponibile, ma esserne comunque contenta, perchè vuol dire che tra un po' tutto tornerà alla normalità, con la solita routine, ma un po' più tollerata.
Perchè è assodato che ti accorgi di quanto ti manca qualcosa, quando non ce l'hai più.
Molti si accorgono ora che il loro tanto odiato lavoro non è poi così male, che si sta bene, anche se si sono sempre ostinati a negarlo. Anzi, ben vengano gli straordinari e gli orari strambi, le alzataccie e le faticate.
A me, il mio lavoro è sempre piaciuto, specialmente quello che faccio da 12 anni, ma anche prima, difficilmente sputavo nel piatto in cui mangiavo. Poi, ci sta che si aspiri sempre al meglio.

Desolante, però, vedere di come le fatiche di tante persone possano essere ridotte ad un cumulo di macerie sconclusionate da uno stupido e improvviso, caotizzante e impaurente, destabilizzante e banale evento naturale.

P.S. : comunicazione di servizio.
Pare che avrò molto meno tempo per scrivere qui, quindi avverto i miei 29 lettori che i post saranno temporaneamente saltuari, cioè scriverò quando posso!
Ma scriverò, non preoccupatevi! Per me questa è una terapia!

venerdì 13 luglio 2012

Esondazione

Gnome nella piscinetta, o meglio, in quella pozza di plastica con venti centimetri di acqua; io che stiro, guardandole dalla finestra e ascoltando le loro urla, perchè finchè sono in grado di gridare, sono vive.

"Mamma, corri, corri, aiuto!"
"Cosa succede?", ovviamente correndo.
"La micrognoma ha aperto la valvola dell'aria e la piscina si sta sgonfiando! Aiuto, esce l'acqua!"

Lei, la piccola peste, mi guardava con occhi da furbetta, mentre io, gocciolante di sudore un po' per la stirella, un po' per lo spavento, un po' perchè stavo gonfiando con la pompa la tinozza plasticosa sotto il sole cocente, cercavo di arginare l'esondazione e spiegare il motivo per cui non lo avrebbe dovuto fare...

giovedì 12 luglio 2012

Qualche pezzetto di zia

C'è questa zia, Zia E., che tutte le volte che mi vede si commuove, non so bene il perchè, che non vedo da più di un anno, anche se la distanza in km che ci separa non è poi così tanta, che è sempre stata dolce e cara. Questa zia è sempre stata un po' malata, ma comunque molto presente, molto indaffarata ed energica.
Ieri ho preso con me le gnome e sono andata da lei.
La malattia che la snerva è molto peggiorata, tanto da renderla quasi irriconoscibile: si è rimpicciolita, deformata, invecchiata; persino i suoi biondi, boccolosi e forti capelli la stanno abbandonando. Mi ha fatto molta tenerezza: oltre ad essersi commossa, si prodigava per darci da bere e da mangiare, pur faticando non poco, tanto che l'ho fatta sedere e ho fatto da me.
E' incredibile che brutta faccia abbia il dolore.
Nonostante il male la stia succhiando piano piano, ha una grande voglia di trasferirsi nella sua nuova casa, lo si percepiva dal suo racconto con gli occhi comunque luminosi.
Un grande aiuto lo da lo Zio R. che sdrammatizza dicendomi: "C'è ancora qualche pezzetto di Zia!"
Nonostante tutto, quando ce ne siamo andate, lei era li fuori, in cortile, in piedi per miracolo, a fare ciao con la manina, finchè non siamo sparite dietro l'angolo di casa sua...

mercoledì 11 luglio 2012

La lista

Trascinata dall'onda mossa dalla solita mamma , mi accingo ad iniziare una mia lista su alcune cose che sarebbe bello accadessero, spronata dal fatto che lei assicura che avranno una loro evoluzione, prima o poi.
La solita ispiratrice consiglia di buttare giù un elenco di cose che sarebbe bello fare o avere: come potrei esimermi?
Eccola, dunque, la mia top list:
  • non sarebbe bello se festeggiassi il prossimo anniversario con una cenetta a due con Papozzo?
  • non sarebbe bello se riuscissimo a fare i soliti tre/quattro giorni al mare tutti insieme?
  • non sarebbe bello se potessi avere più tempo per me stessa?
  • non sarebbe bello se le gnome non litigassero incessamente?
  • non sarebbe bello se riuscissi ad essere meno urlatrice?
  • non sarebbe bello se fossi più sicura di me stessa?
  • non sarebbe bello se avessi più tempo per leggere?
  • non sarebbe bello se mi ricordassi un po' di più?
Parentesi per l'ultimo punto: sarebbe bello, ma non sarei più io, quella che scorda i compleanni a cui sono invitate le gnome, che tralascia di mettere il pannolo alla micrognoma prima di portarla al nido, che dimentica le borsone per la spesa quando va al centro commerciale e lascia il biglietto con l'elenco delle cose da comprare nel portaoggetti della macchina, ecc...

Mi accontenterei dei primi due punti per quest'anno...

martedì 10 luglio 2012

Tutte le sere

"Mamma, voglio il bibe!"
"Mamma, voio te..."
"Mamma, mi aiuti?"
"Mamma, ho la pipìììì!"
"Mamma, mi accompagni?"
"Mamma, non trovo le ciabatte..."
"Mamma, leggi!"
"No, raccontaci una storia!"
"Ho sete..."
"No, io vicino teeeee!"

Tutte le sere, prima di addormentarsi, le gnome dicono le stesse frasi.
Tutte le sere, faccio loro presente che ho due sole mani e che esiste anche Papozzo, il quale è dotato di altre due mani, complete di dita, che possono svolgere gli stessi servizi.
Pare, però, che la mamma sia sempre la mamma...

lunedì 9 luglio 2012

Mi chiedo

Le gnome mi fanno sclerare.
A volte penso che se potessi tornare indietro con una macchina del tempo, forse non lo rifarei, o forse si.
La mia vita è super impegnativa e impegnata, super stancante e faticosa.
Spesso non ho il tempo logistico minimo sindacale per me stessa, nemmeno per una doccia in santa pace.

Ma.

Si, c'è un ma.

La riflessione arriva trascinata come un fiume in piena dalla notizia del bimbo lasciato nella culla della vita a Milano: quali pensieri affollati e contrastanti, disarmanti o forzati, confusi e infelici, può aver avuto la madre, nei momenti precedenti la sua scelta?
A suo tempo, quando scoprii di aspettare la micrognoma, impiegai un bel po' ad accettare la cosa; chi mi conosce sa quanto ho pianto, quanto ho faticato a diventare consapevole della terza pancia e di tutto quello che avrebbe comportato.
Ma (eccolo) io avevo dalla mia parte Papozzo e tutta la mia famiglia.
Quindi sono andata avanti, pur sapendo che non sarebbe stato facile.

Non voglio assolutamente giudicare, solo mi viene spontaneo farmi delle domande.
Mi chiedo in che situazione si trovi una madre che rinuncia al proprio figlio.
Mi chiedo se sia stata una scelta libera e consapevole.
Mi chiedo se sia giusto.
Mi chiedo se non ci siano state altre possibilità.

sabato 7 luglio 2012

Triste epilogo

Catta non ce l'ha fatta a partorire da sola, ho dovuto mettermi un paio di guanti ed aiutarla.
Nemmeno io, però, ho risolto il problema: Papozzo l'ha messa in una gabbia che usavamo anni fa per portare i cuccioli a fare i vaccini e l'ha portata dal veterinario. Le gnome in attesa, mi chiedevano di telefonare per avere notizie.
Per loro è stata un'esperienza nuova, mi riempivano di domande, a cui non sapevo dare risposte...

"Mamma, ma poi il Papozzo la riporta a casa subito?"
"Ma come fa il veterinario a farle uscire i gattini?"
"E porta a casa i gattini?"
"Dov'è Catta?"
"Ma li porta a casa anche se sono morti?"

Dopo una lunga attesa, Papozzo rientra. Ci guardiamo, scuote la testa.
"Non ce l'ha fatta..."
La gnoma grande inizia a piangere, lei che con la povera creatura aveva stretto un legame forte, lei che la proteggeva dalle angherie della micrognoma, che se la coccolava in braccio anche con 36 gradi all'ombra.
Papozzo si siede in poltrona e, contornato da sei occhi più o meno lucidi, spiega dettagliatamente come è andata.
"Il dottore le ha fatto il cesareo, le ha tagliato la pancia per tirare fuori i micini, che erano tre, ma erano già morti. Poi l'ha ricucita, e ha detto che era andato tutto bene, ma poi lei ha iniziato a non respirare più, e allora le ha fatto il massaggio cardiaco, e delle punture, ma non ce l'ha fatta..."
Poi, rivolto a me:"Sembrava di vedere una puntata di E.R. veterinario... Ha avuto un collasso. C'è rimasto male anche il veterinario; sembrava tutto ok, invece, all'improvviso..."
"Adesso Catta è in cielo, su una nuvoletta..."

venerdì 6 luglio 2012

Vietato entrare

Catta si aggira miagolando come non ha mai fatto, guardandomi con occhi pieni di terrore e rimanendo a bocca aperta: credo che sia prossima al parto e che, dato che è molto giovane e inesperta abbia paura.

Ora, cara bestiola, provo molta tenerezza per te, ma, anche se ho vissuto questa esperienza per tre volte, non ti posso aiutare, non ho il diploma di ostetrica per gatti, per cui credo che ti dovrai arrangiare, come hanno fatto peraltro tutte le tue colleghe micie che hanno avuto la fortuna di condividere sprazzi di vita con me.


Da stamattina le è severamente vietato entrare in casa, per evitare di trovarsi con un non ben definito numero di batuffoli miagolanti sul divano o, peggio, su qualche letto: l'unico posto che le è consentito per il parto è l'apposito nido che le ho preparato nello scantinato, dotato di ogni comfort che una gatta con pancia apocalittica possa desiderare.
Cerco di tenerla fuori e le gnome mi sgridano.

"Guarda che anche tu stavi male e ti lamentavi quando c'eravamo noi nella tua pancia!"
"E' vero, ma tu come fai a saperlo?"
"Perchè io, da dentro la pancia, sentivo!"

Le gnome sono sempre più preoccupate per lei, specialmente adesso che è sparita da un paio d'ore.

giovedì 5 luglio 2012

La gnome-sitter

Da ieri ho assodato una gnome-sitter.

Ok, una quindicenne gnome-sitter, che viene a casa nostra alle 9 e se ne va alle 12, orario flessibile, personcina di fiducia, che le gnome conoscono bene e che sanno sfinire in tre ore in modo perfetto, in modo che dopo pranzo dormano un paio di ore sia le gnome che lei, ognuno nella propria stanza.

Ok, trattasi di mia cugina quindicenne.
Praticamente abbiamo unito l'utile al dilettevole (delle gnome) sia io che Zia Pasticcera: io ho la mattina libera da vocine che chiamano incessantemente mammmaaaa, da dedicare alle millanta cose da fare senza pensieri e senza interruzioni, e lei ha l'adolescente sotto controllo e non in giro nonsisadoveneconchi.
Comunque, sa tenere a bada bene le gnome: le fa giocare, ma fa anche mettere ordine prima di andare via, e cosa di non poca importanza, quando sono con lei, non urlano!!! Ma il segreto su questa cosa me lo dovrà svelare, prima o poi, sua sponte o sotto ricatto...

mercoledì 4 luglio 2012

Pillole 4

 Micrognoma
"Mamma mi ha mescio bighinonna"
"Le mie baciatte!"

Io "Adesso facciamo l'insalata mista con la valeriana..."
Micrognoma "Si, velleiana!"

Gnoma di mezzo
"Uno due tre....ecco, sono ventisettanta!"
"Queste mollette sono un po' arrabbiose!"
"No, che rimbonga!"
"Ecco, mamma, l'ho togliato!"

Gnoma grande
"Mamma, mi piace toccare il lobolo dell'orecchio..."

martedì 3 luglio 2012

Compleanno e premio

Ieri ho compiuto gli anni e ho ricevuto alcuni regali in questi giorni, tra cui anche un premio, da Edvige, con un po' di anticipo.
Trattasi di questo:
Il red carpet...wow, solo con il nome mi si riempie la bocca...
La regola dice che dovrei rispondere a 16 domande e giraralo a 15 blog con meno di 200 followers.

Partiamo con le domande e con le relative risposte.
Qual è l'ultimo acquisto che hai fatto?
Un paio di infradito in paglia con zeppa, tanto per non smentire che sono una mamma taccata.
Quale sarà il tuo "must have" per la primavera/estate?
La primavera è andata, grazie a Caronte. Per la calura estiva, infradito e vestitini ultraleggeri; il meno possibile addosso, compatibilmente con i chilozzi in eccesso.
Unghie lunghe o corte?
Lunghe, ma quando mi stanco o se ne rompe una, corte.
Rossetto o gloss?
Rarissimamente gloss.
Stivali o sandali?
A seconda della temperatura.
Abbronzatura si o no?
Mi piacerebbe averla, nel senso che divento rosso magenta, per poi tornare bianco candido dopo pochi giorni.
Profumo o acqua profumata?
Profumo in inverno, acqua profumata in estate.
Hai già fatto i programmi per le vacanze estive?
Fatti e disfatti, grazie al terremoto. Ora chissà, forse, vedremo...
Occhi o labbra in primo piano?
Occhi.
Terra o blush?
Blush, ma poco.
Palestra o dolce far niente?
What is palestra?
Short o mini?
Una volta, entrambi. Ora lasciamo perdere...
Capelli lisci o ricci?
Presente quella mezza via che non è ne uno ne l'altro? Ecco, quello mi è stato dato, ed è ciò che mi tengo.
Il tuo colore per l'estate?
Adoro il nero addosso sempre.
Giornata al mare o in montagna?
In montagna. Al mare ci vuole una settimana almeno.
Fondotinta d'estate si o no?
Non riuscirei a sopportarlo.

Ora vediamo a chi girarlo...
Intanto, dato che quindici sono veramente tantissimi, facciamo otto, giusto per avere la maggioranza...
  1. il mondo di ninin
  2. mamme e mogli sclerate
  3. la solita mamma
  4. carloepaolaueddingh
  5. gab
  6. alice dalla nascita
  7. le avventure di Alice in Newland
  8. velma and co.

Visto che non ho controllato se i sopracitati blog hanno già questo premio, prego chi l'avesse già ricevuto di fare finta di niente.

lunedì 2 luglio 2012

L'altra mezza somma

Ecco l'altra parte del fatidico week end appena passato.
Pranzo in piazza: eccellente il pranzo, troppo il caldo, ma abbiamo ovviato con gavettoni a gogo; d'altra parte  non poteva essere altrimenti, dal momento che come commensali c'erano anche i vigili del fuoco (e la protezione civile) che sono intervenuti dopo il terremoto in aiuto di noi poveri terremotati.
Tutti, Sindaco compreso, inzuppati; bello vedere coinvolti anche bimbi e nonni, con le dovute maniere, ovviamente.
Burattini: molto bello lo spettacolo; ci voleva per i bambini del paese. Ma hanno gradito anche i genitori: Papozzo ha filmato tutto, mentre qualcun altro, accanto a lui, dormiva; le gnome invece, se la ridevano.
Accompagnata dalla musica della banda, la festicciola di un amico, con torta, pacco sorpresa e bottiglia esplosiva. La cosa non era programmata, ma è venuta bene così...
Un paio di ore dopo, partita sul megaschermo, sempre nello stesso posto; tra il primo e il secondo tempo, maccheroni per tutti. La gnoma grande non li ha mangiati perchè si è addormentata in braccio a Papozzo e si è persa la delusione della sconfitta plateale: al terzo gol degli avversari, molti hanno abbandonato la propria seggiola e se ne sono andati. Niente regalo di compleanno da parte della nazionale di calcio per me, ma forse non dovevo ambire a tanto...

domenica 1 luglio 2012

Mezza somma

Tiriamo mezza somma della prima parte del fatidico week end...
La festa al nido è andata: la micrognoma ha cantato una canzone e mezzo su tre, ha ricevuto il suo diploma ed è pronta per cominciare la materna a settembre e, cosa di non poca importanza, io ho solo due scuole in cui depositare la prole.
La mattinata in piscina è andata: nessun annegato, ma una aragosta in più in famiglia. In appena due ore di sole e acqua mi ritrovo a chiazze rosse quà e là. Per fortuna c'era lo Zione con noi, che ha gestito abilmente le gnome nella piscina dotata di scivoli; eccellente lavoro anche degli animatori del gruppo, i ragazzi del paese, che sono veramente in gamba!
Spesa andata, con la collaborazione passiva di Papozzo, che ha fatto e fatto fare alle gnome il sonnellino pomeridiano, mentre io mi scioglievo facendo provviste.
Ora restano il pranzo in piazza, i burattini, la banda e si aggiunge la partita davanti al maxischermo in compagnia di tutto il paese.
Se l'Italia vince, mi fa anche il regalo di compleanno...