mercoledì 29 febbraio 2012

Questo non si dimentica

Fine Febbraio. Anno bisestile.
Come il 2004. Anno "scelto" dalla mia nonnina, quella che mi ha cresciuto, per lasciarci definitivamente. E, forse per una strana coincidenza, in un giorno particolare, il 29. Quasi a dire, vi verrà la malinconia, la tristezza, solo una volta ogni 4 anni...
Beh, cara nonnina, sappi che non è vero: ogni giorno ti penso.
Ogni volta che devo affrontare un problema, grande o piccolo che sia, mi affiorano ricordi di te che, in ogni situazione, avevi la forza di rialzarti sempre. Che, nonostante la tua corporatura minutina, infondevi a noi l'energia necessaria. Che riuscivi a sdrammatizzare situazioni improbabili con battute spiazzanti.
Quante volte mi dico: "Se ci fosse la nonnina, lei saprebbe come fare, cosa dire..."
Quante volte penso a come saresti stata contenta di esserci il giorno del mio matrimonio, o di vedere le mie tre gnome; mi sembra di avere davanti il tuo sorriso sincero e rassicurante, i tuoi occhi azzurrissimi che per me erano un libro aperto.
Gli stessi occhi che quella brutta sera di 8 anni fa fissavano i miei, mentre mi dicevi l'ultima tua grande e triste verità: "Sto morendo..."

venerdì 24 febbraio 2012

Via vai notturno

Notte.

Ore 23 circa, le gnome dormono tutte. Vado anche io. Sveglia puntata , ahimè, sulle 4.45.

Ore 2.30 circa, gnoma di mezzo: "Mamma, vieni qui con me?...c'è un mostro che mi vuole prendere..."
"Arrivo..."

Ore 4.10, dal letto della gnoma di mezzo, sento l'urlo della micrognoma. La prendo in braccio: "Vuoi venire nel lettone con la mamma e il Papozzo?"
"Tsi"
"Ok, andiamo."

Ore 4.45: suona la sveglia. Trasferisco la micrognoma nel suo lettino e vado in bagno. Passano 15, massimo 20 secondi, e la porta si apre timidamente; fa capolino la testa scompigliata della gnoma grande, che, con voce flebile, accenna: "Mamma, non riesco a dormire. Posso andare nel lettone?"
"Si, ma io devo andare al lavoro. Stai con Papozzo?"
"Si."

Ore 5.30: esco. Tutti gli altri dormono. Beati. Loro.

mercoledì 22 febbraio 2012

Ventiquattro ore di delirio

Sono iniziate ieri, più o meno verso le 5 pm: la micrognoma, ovviamente in super-silenzio, ha pensato bene di prendersi la mia trousse, spargersi il rossetto intorno alle labbra, tipo clown (ci sta: era martedi grasso!), e cospargere un ombretto blu perlato sul parquet e il fondotinta sul mio cuscino.
Poteva bastare, ma alle 6 pm mia cognata mi ha portato un nuovo membro della famiglia, Belinda. Trattasi di una micina bianca e nera, magrissima, perchè "sai, l'ho trovata, ma non la posso tenere, non è che la potete prendere voi?".Ovviamente, le gnome hanno urlato "Siiiiiiiii". Tutto sommato, non è male, è coccolosa e fusibonda, ma ha un problemino intestinale, che dovrò sottoporre alla mia veterinaria di fiducia, altrimenti rischia di diventare fonte di stress per me.
Ma non era ancora finita: stamattina al lavoro mi hanno comunicato che sono previsti alcuni sabati straordinari; essendo le scuole chiuse di sabato, dovrò affrontare e annientare la ribellione delle nonne.
E poi, ultima chicca (finora) della giornata, cosa ti trovo nella posta? Una comunicazione del Comune col quale veniamo avvisati che dal 1° Marzo la via nella quale risiediamo cambierà nome. No, ma dico io, era proprio necessario? A me andava benissimo anche come era!
Ora: cosa mi potrà mai succedere nelle prossime due ore?
Lo scopriremo solo vivendo...

lunedì 20 febbraio 2012

Par condicio

Ieri, essendo domenica, mi sono permessa di dormire una mezz'ora in più del solito, mentre Papozzo, probabilmente a causa della pizza leggerissima (con bresaola, grana e altre dodici cose salatissime) mangiata la sera prima, alle 7 si è trasferito sul divano.
Incredibilmente, nessuna gnoma si è svegliata prima di me, ma ugualmente qualcosa mi ha riportato bruscamente alla realtà: trattavasi di uno strano odore di bruciato.
Dovete sapere che è ormai una usanza consolidata mangiare brioches calde, sfornate da me, la domenica mattina; non le preparo io, non sono così brava, le cuocio solamente, ma piacciono un sacco a tutti.
Papozzo, pensando di fare un bel gesto nei miei confronti, ha pensato di farmele trovare già cotte.
Peccato, però, che si è coricato sul divano e addormentato in un nanosecondo, lasciando così il contenuto del forno al suo infausto destino...
Fortunatamente, alla fine erano mangiabili; ma per non essere da meno e per la par condicio, io ho brunito il pollo per il pranzo!!!

venerdì 17 febbraio 2012

Emozioni

Una nuova emozione, in questa settimana: sono andata a ritirare la pagella della gnoma grande.
Tutto molto bene, voti bellissimi ed elogi da parte delle insegnanti, secondo le quali è attenta, rispettosa, socievole ed entusiasmata.
La riflessione mi porta, però, oggi (in realtà già mentre ascoltavo i commenti, sbirciando i voti) a pormi un inquietante interrogativo: "Queste parole mi verranno confermate in futuro? Anche quando la gnoma verrà chiamata adolescente?"
Perchè si, care colleghe mamme e non solo, mi fa paura questa cosa.
Lo so, ci sono passata anche io in quest'età così "beffarda" in cui capisci, ma ti lasci prendere, o non hai idea di come andrà a finire, ma devi provare, o forse sai, ma diventa una sfida...Ma la prospettiva cambia, ora che sono mamma.
E poi, cosa di non poca importanza, dovrò moltiplicare per tre!!!

Poi c'è una emozione già vissuta ,a cadenza annuale, ma molto importante: il compleanno della supernonnabis, cioè la mia nonna, grande saggia dai capelli canuti e dalla battuta sempre pronta e spiazzante.
Tuu    Tuu    Tuu...
"Pronto..."
"Tanti auguri, nonna!"
"Grazie, amore!"
"Sei in forma?"
"Più o meno... Il mio ginocchio si fa sentire..."
Beh, a ottantasei anni, hai delle belle pretese, nonna!
"Ma stasera ho un impegno, eh! Vado a giocare a tombola!"
"Immaginavo..."
"E domani sera vi offro la pizza!"
"Okkei, grazie."
"E badate bene di non farmi regali!"
Troppo tardi, nonna!
"Okkei."
"Allora, ci vediamo nel Tal Posto, domani sera alle 8! Ciao."
"Ciao, supernonnabis!"

mercoledì 15 febbraio 2012

il regalo inaspettato

Io e Papozzo siamo rimasti basiti e commossi.
Questo è ciò che abbiamo ricevuto ieri sera dalle gnome.
Un ringraziamento speciale anche allo Zione complice, senza il cui zampino la cosa non si sarebbe realizzata.






Forse l'ultima parte non risulterà chiara a tutti, ma vi posso dire che riguarda i nostri lavori.
Tuttavia certamente non è essenziale per capire che, nonostante gli errori comprensibili per una gnoma di prima, questi quattro fogli scritti a carattere cubitale ci hanno veramente e profondamente toccato.
Non potevo aspirare a miglior regalo di San Valentino.

martedì 14 febbraio 2012

San Valentino

"Mamma, ora che non c'è il Papozzo, guarda!"
"Ah, hai uno dei nostri segreti da farmi vedere?"
"Si, guarda!" e apre un foglio da disegno ripiegato in 4.
Vedo un bimbo e una bimba (presumibilmente lei, la gnoma grande) per mano, circondati da cuori rossi di varie misure. E una grande scritta:"Ti voglio bene Matteo"
"E' il mio regalo di San Valentino per lui!" mi dice sfoderando una sguardo da cerbiatta che neanche Bambi...

Davanti alla scuola, mentre sto per andare via dopo averla vista entrare, arriva Matteo accompagnato dalla sua mamma, che, dopo che anche lui ha passato la porta, mi dice:   "Matteo ha voluto a tutti i costi prendere una cosa per la gnoma grande: verrà a casa con i Baci..."
"Anche lei ha voluto fare qualche cosa per lui, ma a livello creativo-artigianale.."
Ci guardiamo, complici dell'amore acerbo e ingenuo di due giovani cuori, sorridendo...

lunedì 13 febbraio 2012

Colpa mia

Si, penso proprio che sia così: sono stata io la causa di tutta questa neve.
Io, che non uscivo da sei anni e mezzo con le amiche, senza uomini e senza pargoli, sono andata a cena con le mie amiche mamme conterranee, venerdi sera, in una breve pausa tra una nevicata e l'altra.
Inutile dire che ci siamo divertite un sacco e che abbiamo preso in giro i nostri uomini e raccontato aneddoti che nella maggior parte dei casi riguardava cose dette o fatte dalla prole.
A conferma del fatto che mi ritengo responsabile della terribile ondata di maltempo, insieme alle mie colleghemamme, una ulteriore lieve silenziosa spanna bianca ci ha omaggiato sabato mattina...
Alcune le ho ritrovate andando a comperare il pane il mattino seguente incappucciata, sotto la leggiadra precipitazione; nonostante questo ridondar di neve, abbiamo già deciso che ripeteremo l'esperienza.
Perchè mi, anzi, ci mancava questo tangibile scambio di opinioni, esperienze, idee, varie ed eventuali che si ha tra mamme sulle più disparate tematiche in fatto di figli: la scuola, le attività extrascolastiche, l'educazione, l'alimentazione, ecc, ecc...
Però questa cosa mi fa riflettere: anche se bramiamo ad uscite senza di loro, non riusciamo a staccarci e la serata ha comunque come fulcro la famiglia, perchè siamo mamme e come tali, non possiamo farne a meno.

venerdì 10 febbraio 2012

Dr Jekill e Mr Hyde

Ok, sono in sindrome premestruale, il che può sicuramente avere la sua influenza negativa, ma, mi chiedo, quei personaggi che godono nel mettere le persone in difficoltà, nel farle sentire a disagio, nel farle diventare piccole piccole, perchè lo fanno?
Voglio dire, se si comportano così, dovranno trarne delle soddisfazioni  non indifferenti, altrimenti proprio non ne capisco il motivo...
Di fronte ad una persona così, anche io, che solitamente "devo vincere io", ho un cedimento mentale, mi sento una nullità per qualche secondo.
Per poi riemergere, darmi una scossettina e diventare cattivella: in pratica, la mia reazione è una difesa guerriera.
Ma...forse è questo l'obiettivo del sopracitato tipo di individui?
In tal caso, però, vorrei avvisare che è un'arma a doppio taglio: e se poi divento più cattiva io?
E poi mi tocca sdoppiarmi: mica posso essere così a casa, con le gnome e Papozzo!
O devo trasformarmi  in una cosa tipo Dr Jekill e Mr Hyde?

martedì 7 febbraio 2012

Cominciamo bene...

Stamattina, quando ho aperto la porta di casa e ho visto che tutto ciò che ieri, grazie al sole, era tornato del suo colore originale, era ridiventato bianco e la neve continuava a scendere imperterrita e fregandosene di chi come me doveva mettersi in macchina per andare al lavoro, ho rivisitato il programma fatto la sera prima insieme a Papozzo: ho lasciato le chiavi dell'Enterprise a lui e ho preso quelle dell'Astrobubu.
Per correttezza, l'ho svegliato per comunicare il cambiamento dell'ultim'ora e per informarmi sulla presenza o meno di carburante a sufficienza; non so se perchè era addormentato, e quindi non cosciente, ma mi ha rassicurato.
Purtroppo però, quando ho girato la chiave, ho avuto la clamorosa smentita: solo 11 km di autonomia.
Non vi sto a elencare gli improperi che ho pensato, forse anche a voce alta, nei 4 km che mi separavano dal distributore...
Non vi dico, poi, che goduria stare al freddo, sotto la neve che pareva prendermi in giro infilandosi negli occhiali e tra capelli, sotto al cappuccio, portata da un vento perfido.
La giornata non era cominciata nel migliore dei modi, e, solitamente, quando è così, non migliora; infatti, arrivata a casa, scopro che la mia lavatrice non gode di ottima salute: trattasi di disastro per me.
Papozzo, forse sentendosi in colpa per la mia odissea mattutina, ha provato a sistemarla: speriamo bene...
Non è ancora sera, però.

lunedì 6 febbraio 2012

Dio li fa e poi li accoppia

Dal momento che Dio li fa e poi li accoppia, mi è saltato in mente come un fulmine a ciel sereno che domattina Papozzo deve andare dal dentista!!!! E che se non glielo ricordo io, e questo è già un eufemismo, lui proprio non ci va.
Quindi ora, con l'angoscia che incombe a causa delle previsioni meteo che danno altra neve per domani mattina, preparerò la sua cartellina, e un po' prima dell'orario fatidico, dal lavoro, manderò un sms per ricordargli l'appuntamento.
La cosa che più mi pesa è che mi toccherà lasciargli l'Astrobubu e usare l'Enterprise (la mia piccola macchinina fedele...) per pattinare verso il lavoro nella gelida Siber..., no, cioè, volevo dire Pianura Padana....Spero di arrivare illesa.

venerdì 3 febbraio 2012

neve

Mercoledi ho impiegato mezz'ora per 10 miseri km di statale diritta.
Ci hanno dato il permesso, al lavoro, visto che continuava a scendere incessantemente a ad un ritmo diciamo allegro, di andarcene all'orario che volevamo.
Quindi un'altra mezz'ora, ma non senza aver liberato i vetri dallo strato che in 4 ore si era adagiato silenziosamente sull'astrobubu (per chi non lo sapesse, la macchina di Papozzo), cosa che ha richiesto altri 10 minuti.
Una volta a casa, trovo le gnome dotate di doposci in casa, scorrazzanti e in preda ad incontenibile euforia da paesaggio bianco.
Mi viene incontro la gnoma di mezzo al grido di: "Mamma!!!E' arrivato Natale?"
Si cara, ora vado a recuperare le palline...
Ieri mattina le ho portate a scuola a piedi: per loro è stato super, anche se faceva un freddo cane.
Poi nel pomeriggio, insieme allo Zione saltuariamente gnome-sitter, hanno fatto questo:
Si chiama Gioacchino.
Mi è stata annunciata la sua creazione con un sms: "Le gnome sono felici di annunciare la nascita di Gioacchino: sta benone e stasera te lo faranno conoscere!"