lunedì 26 maggio 2014

Situazioni notturne





"Mammmaaaaaaa...."
Fingo di non sentire.

"Mammaaaaaaaaaaaaaaaaa............"
Apro un occhio, mentre l'altro proprio non ce la fa, e guardo la sveglia: ore 04.02.

"Arrivo...." sibilo con voce roca e flebile.

"Guarda, mamma: ho fatto anche il mio letto! Sono stata brava?"
"Si, amore, ma è notte, si dorme ancora un po'..." tento invano di convincere la Gnoma Piccola.
"Ma io voglio andare a fare colazione!"
"Ma c'è buissimo!!! E' presto. Ti faccio vedere...".

La prendo in braccio e le faccio vedere che è notte fonda.
Inizia un pianto disperato.

"Vieni con me nel lettone."
"Nooooo!!!"

La porto ugualmente.
Si posiziona dove dovrei mettere i miei piedi.

"Spostati che ti schiaccio con i piedi."

Nessuna risposta.

Spengo la luce e fingo di dormire, tendendo l'orecchio per capire come evolverà la situazione.

Pian piano sento che si avvicina.
Sempre più.
Poi un braccino si avvinghia al mio collo.
"Mamma, scusa. Buonanotte."







2 commenti:

  1. Ehilà, ma era un agguato??? ma quanto è bello sentirli così vicini... mica sempre, eh, ma è davvero dolce ^_^

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  2. No, era un abbraccio con senso di colpa per non avermi ascoltata...

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