giovedì 7 novembre 2013

Prevenzione




Mi era giunta voce che quel ciclone della mia pediatra-guru avesse organizzato una conferenza molto interessante sull'adolescenza, età che mi spaventa moltissimo, visto quello che si sente in giro su orde di ragazzini ubriachi, violenze e altre bruttissime storie che girano sui media.

Qualcuno mi ha detto:"Ma che ci vai a fare? Le tue sono ancora piccole!"
A parte che avrei risposto:"Quantificami piccole!", e poi la Grande è ormai vicina a quella stupida età; lo si evince anche dal fatto che sta alzando la cresta e spesso capita che risponda male o assuma atteggiamenti un po' troppo drastici. Aggiungiamo il fatto che io sono letteralmente terrorizzata da questo periodo, collocato in questa nostra realtà quotidiana, così pericolosa ai miei occhi. Forse sarò anche esagerata, ma sono andata a sentire cosa si diceva e sono rimasta molto soddisfatta.

C'erano molti relatori, oltre a lei, una forza come medico e come persona; una psicologa che ha spiegato senza paroloni cosa può succedere nella testa dei ragazzini, un neuropsichiatra che sembrava più un paziente (confermando così che l'abito non fa il monaco) che ci ha illustrato il fenomeno del cyberbullismo, un'insegnante che ci ha mostrato come possono collaborare scuola e famiglie, un prete che non lo sembrava affatto che ha parlato dei gruppi che ruotano intorno alla parrocchia e al loro scopo educativo, una ginecologa che ha illustrato la situazione di ignoranza che hanno gli adolescenti in materia di educazione sessuale.

Forse sono uscita più preoccupata di prima, specialmente dopo essere venuta a conoscenza dei numeri sulle gravidanze nella popolazione minorenne, sulle dipendenze, sui problemi alimentari, e quant'altro caratterizza questa età, ma convinta che di questi convegni ne dovrebbero fare più spesso.

Avrei avuto tante domande da porre, ma non ho avuto il coraggio.
Magari ne parlerò direttamente con l'organizzatrice quando porterò le Gnome a fare il controllo, in modo da sviluppare alcuni argomenti alla prossima occasione. Perchè vista la risposta in fatto di presenze e dubbi posti dai genitori, so già che il nostro ciclone non si fermerà.

E io non mancherò: prevenire è meglio che curare, no?




10 commenti:

  1. Che medico fenomenale!! Avendo una tredicenne per casa (e non solo per questo!), capisco e condivido...e non ti rassicuro su nulla. Mi permetto di aggiungere una piccola briciola a quella conferenza: stai sempre vicino alle gnome. Devono sapere che ci sei, sempre. Vista da qui sei una mamma fantastica, ma questo può non essere abbastanza. Fai benissimo a informarti sempre di più! Buon super-lavoro!!

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    1. Cerco di fare il possibile. Quando non sono fisicamente con loro, ci sono le nonne o Papozzo, ma io mi faccio sentire al telefono.
      Grazie per il consiglio!

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  2. Ti dico solo che sto facendo il conto alla rovescia per sapere quando finirà! Ti basta?
    L'informazione non è mai troppa. Qui da noi stanno organizzando corsi sull'affettività/sessualità per i tre anni delle medie, tenuti da una psicologa che è in gambissima, ma ci tengono più i genitori che i ragazzi perché spesso loro non si rendono neanche conto di quanto ne hanno bisogno.

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    1. Speriamo che a forza di sentire, ascoltare, risentire, e ancora, e ancora, qualcosa riescano a carpire!

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  3. Confermo che è un'età impegnativa (anche da mamma di maschio) anche se sono allenata da mo' visto che Ciccio è adolescente da quando è nato.
    E condivido che bisogna sempre parlare, ascoltare ed anche (con discrezione) vigilare,
    Ci sono molti stimoli esterni e mezzi virtuali che non sempre loro sanno gestire.
    E soprattutto informarli, mettere a loro disposizione esperienze, perché ognuno vive la propria vita, ma sapere che chi ti parla ci è già passato, può far la differenza.
    Tu farai bene sicuramente perché ti fai tante domande e credimi, a sentire in giro, non è da tutti.

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    1. Tu resterai una di quelle persone interpellabili in caso di consigli.
      Farsi domande è il meno: bisogna trovare chi ti sa dare le risposte più opportune...

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  4. E' un tema che credo sia l'incubo di molte di noi, e anche di tanti papà, per essere equi. Io ti dirò che essermi trasferita in una provincia tranquilla un po' mi rasserena perché quello che ho visto a Roma sulle pre-adolescenti mi faceva molta paura. Ma questo non mi induce a chinare la guardia benché ancora sia presto (mia figlia ha 6 anni ed è proprio una bambottola, grazie al cielo). Io ci sono per quel che posso, che non è molto, lo so, ma faccio il possibile.
    In bocca al lupo a te! Oggi ho saputo che una mamma , peraltro la mamma di una delle migliori amichette acquisite qui da mia figlia, aspetta il suo quinto figlio. A vederla la invidi: uno sguardo sereno e serafico, un viso che sembra che un figlio sia una passeggiata. Bello, molto bello. Scusa, sono andata fuori tema...
    Un bacione buon fine settimana!

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    1. Qui non si va mai fuori tema: al massimo si allarga il discorso!

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  5. Sono ancora nel mezzo del guado, con mio figlio grande e il piccolo si sta affacciando all'età "maledetta". Non so come ne usciremo, ma le volte che intravedo qualche cosa di positivo in loro, so che non viene dal presente, ma che in qualche modo proviene dal passato: dal modo in cui sono stati abbracciati, consolati, aiutati, ascoltati, e anche rimproverati, da piccoli, prima o poi risalterà fuori e dopo questo tunnel si troverà un panorama nuovo, ma lo stesso cielo e lo stesso sole!
    Quindi fai bene ad informarti ora, perchè secondo me è ora che per voi si prepara il futuro. :)

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    1. Anche la tua esperienza potrà essermi d'aiuto!
      In caso ti interpellerò.
      Anzi, a pensarci bene, interpellerò un sacco di amiche della rete...

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