Tra venerdì e sabato ho ricevuto:
un libro artigianale tutto scritto, disegnato e colorato dalla gnoma grande, più tre oggettini in cera d'api fatti da lei durante la visita ad una fattoria didattica, il tutto accompagnato da poesia recitata magistralmente;
un ciondolo a forma di fragola molto carino, ma dall'autore sconosciuto, recapitatomi dalla gnoma di mezzo, unitamente ad grosso fiore rosso in cartone con poesia scritta sui petali, necessitante qualche aiutino nell'esposizione;
un mazzolino di tulipani multicolor, composti da stelo-cannuccia, corona ricavata dai contenitori in cartone per le uova, colorati di giallo, rosso e blu, e foglia in cartoncino verde con annessa poesia, che necessita però di traduzione simultanea, dalla micrognoma.
Tutti molto elogiati, in quanto carinissimi e fatti con il massimo impegno.
Ma le cose che ho preferito sono stati i sorrisi e l'entusiasmo che le gnome, indistintamente, non celavano mentre osservavano la mia reazione alla scoperta dei doni, e i baci schioccosi e le strette forti forti del dopo poesia.
lunedì 14 maggio 2012
venerdì 11 maggio 2012
Io, mamma/donna/blogger.
Il contest di Potolina
mi ha incuriosita un sacco, mi ha fatto riflettere non poco, mi ha insinuato dubbi, anche.
Io? Mammadonnablogger?
Mamma, va bene, lo so, mi girano intorno tre gnome, con l'effetto calamita garantito, quindi sono figlie mie.
Donna, anche qui, nessun dubbio, se ne ho partorite tre, e me lo ricordo benissimo.
Blogger? Io? ...non mi piace tanto definirmi così.
Io scrivo, scrivo, scrivo...quel che mi passa per la testa, ovvio che poi riguarda me, le gnome, Papozzo, quel che ruota intorno a noi.
E' una valvola di sfogo, un ritaglio di tempo tutto per me, esclusivo, a sopperire la totale mancanza di privacy persino in bagno...
Forse è anche il bisogno di mettere nero su bianco per esternare i sentimenti, o fissare i ricordi, specialmente i più buffi, i più originali.
Oppure potrebbe essere perchè, appunto, mi piace scrivere: non è detto che lo faccia bene, ma lo faccio, per me e per chi vuole leggere.
Garantisco che quando ho iniziato, non pensavo che avere dei lettori fissi desse così tanta soddisfazione, che sapere che qualcuno legge, commenta addirittura, fa molto piacere.
Ora è diventato un appuntamento quasi fisso: "questa la scrivo!", nella mia mente, mentre la situazione viene vissuta.
Tipo ieri sera, la gnoma grande lamenta, dopo la doccia e la successiva pigiamazione, un gran mal di pancia.
"Mamma, ha tanto mal di pancia, vado sul divano. Mi faresti una camomilla?"
"Certo. Vai pure, te la porto io."
Il tempo di scaldare l'acqua, sciogliere un po' di camomilla solubile e compiere il breve tragitto cucina-salotto (2 minuti in tutto) e la fanciulla dorme beata.
Guardo la camomilla e, con fare dubbioso (la butto o la bevo io?), poso la tazza fumante sul tavolo.
Dopo aver messo a letto tutte e tre le gnome, decido che sprecare la roba non è buona cosa, con questa crisi colossale che aleggia, quindi butto giù la piacevole bevanda tiepida.
Sola in casa (Papozzo è a una riuninone), mi doccio in santa pace e mi dedico alla lettura.
Non avevo fatto i conti con le proprietà della camomilla!!! Tre pagine e la palpebra calante mi ha costretto a rinunciare e a lasciarmi trasportare da Morfeo.
Non ho sentito nemmeno Papozzo rientrare!!!
Stamattina, dopo aver commentato le potenti proprietà del delicato fiorellino, ho pensato che tutta la vicenda scaturitane avrebbe avuto il suo momento di gloria qui.
In sintesi, per me questo blog è un valore aggiunto alla mia vita quotidiana.
mi ha incuriosita un sacco, mi ha fatto riflettere non poco, mi ha insinuato dubbi, anche.
Io? Mammadonnablogger?
Mamma, va bene, lo so, mi girano intorno tre gnome, con l'effetto calamita garantito, quindi sono figlie mie.
Donna, anche qui, nessun dubbio, se ne ho partorite tre, e me lo ricordo benissimo.
Blogger? Io? ...non mi piace tanto definirmi così.
Io scrivo, scrivo, scrivo...quel che mi passa per la testa, ovvio che poi riguarda me, le gnome, Papozzo, quel che ruota intorno a noi.
E' una valvola di sfogo, un ritaglio di tempo tutto per me, esclusivo, a sopperire la totale mancanza di privacy persino in bagno...
Forse è anche il bisogno di mettere nero su bianco per esternare i sentimenti, o fissare i ricordi, specialmente i più buffi, i più originali.
Oppure potrebbe essere perchè, appunto, mi piace scrivere: non è detto che lo faccia bene, ma lo faccio, per me e per chi vuole leggere.
Garantisco che quando ho iniziato, non pensavo che avere dei lettori fissi desse così tanta soddisfazione, che sapere che qualcuno legge, commenta addirittura, fa molto piacere.
Ora è diventato un appuntamento quasi fisso: "questa la scrivo!", nella mia mente, mentre la situazione viene vissuta.
Tipo ieri sera, la gnoma grande lamenta, dopo la doccia e la successiva pigiamazione, un gran mal di pancia.
"Mamma, ha tanto mal di pancia, vado sul divano. Mi faresti una camomilla?"
"Certo. Vai pure, te la porto io."
Il tempo di scaldare l'acqua, sciogliere un po' di camomilla solubile e compiere il breve tragitto cucina-salotto (2 minuti in tutto) e la fanciulla dorme beata.
Guardo la camomilla e, con fare dubbioso (la butto o la bevo io?), poso la tazza fumante sul tavolo.
Dopo aver messo a letto tutte e tre le gnome, decido che sprecare la roba non è buona cosa, con questa crisi colossale che aleggia, quindi butto giù la piacevole bevanda tiepida.
Sola in casa (Papozzo è a una riuninone), mi doccio in santa pace e mi dedico alla lettura.
Non avevo fatto i conti con le proprietà della camomilla!!! Tre pagine e la palpebra calante mi ha costretto a rinunciare e a lasciarmi trasportare da Morfeo.
Non ho sentito nemmeno Papozzo rientrare!!!
Stamattina, dopo aver commentato le potenti proprietà del delicato fiorellino, ho pensato che tutta la vicenda scaturitane avrebbe avuto il suo momento di gloria qui.
In sintesi, per me questo blog è un valore aggiunto alla mia vita quotidiana.
giovedì 10 maggio 2012
Giochi, domande e testimoni
Ecco. Raccolgo il testimone che Eu mi ha passato per questo giochino carino.
Prima, però, le regole:
E queste sono le mie 11 domande
..che giro a:
Direte: ma sono solo sei!
Veramente, 11 mi sembravano davvero tanti, troppi!
Ma, facciamo così: oltre a quelli indicati, che, peraltro, non si devono sentire in obbligo, può partecipare al giochino chiunque voglia.
Quindi sotto a chi tocca!
Prima, però, le regole:
- scrivere 11 cose che mi piacciono
- rispondere alle 11 domande che Eu mi ha girato
- inventare altre 11 domande da passare come testimone ad altri 11 blog
Ora, l'elenco delle 11 cose che mi piacciono.
- Mi piace un sacco guidare da sola con la musica a palla, roba che a volte mi vergogno anche un po'.
- Mi piace cucinare, meglio senza le gnome intorno, ma anche con loro riesco a fare qualcosina, basta coinvolgerle, nei limiti del possibile, e accettare qualche imprevisto.
- Mi piace anche mangiare (e si vede!), specialmente in compagnia.
- Mi piace che quel che cucino piaccia.
- Mi piace leggere, anche se da qualche anno, per ovvie ragioni, il numero di libri che passa per il mio comodino si è drasticamente ridotto. Spero di riuscire a leggere di più, man mano che le gnome diventeranno più autonome.
- Mi piace andare in bici nelle belle giornate e sentire il vento caldo sulla faccia (ma non mi piace sentire i moscerini che ci si spiaccicano contro...)
- Mi piace andare in giro con gnome e Papozzo a vedere cose e posti nuovi, e sentire i loro commenti, seri o buffi che siano.
- Mi piacciono le calde sere d'estate passate a parlare con gli amici davanti ad un gelato, e anche le fredde sere d'inverno davanti ad un camino, purchè sempre con gli amici.
- Mi piace avere tutte e tre le gnome splatterate addosso sulla poltrona, la sera. Ma ancora di più mi piace vederle spalmate addosso a Papozzo.
- Mi piace sfogliare i quaderni della gnoma grande, ordinati e pieni di bei voti (per fortuna!), e ascoltare quello che fanno le due gnome piccole alla materna e al nido.
- Mi piace sentire le gnome che giocano e le loro grasse risate, anche se sono più frequenti le liti e le urla.
- Cosa cambieresti di te?Il peso e l'altezza: diminuirei il primo e aumenterei la seconda.
- Se fossi un'attrice famosa, chi vorresti essere?Meg Ryan, mi è sempre piaciuta, sia come attrice che come donna.
- Se avessi la possibilità di distruggere un libro che ti ha fatto veramente pena, quale sarebbe?Non ne ricordo neanche uno, perchè se non mi piace, non riesco a leggerlo e lo rimuovo proprio.
- Sei una che subisce o che sa far valere le proprie ragioni?Dipende dalle situazioni, ma di solito, specialmente se mi fanno arrabbiare, cerco di far valere le mie ragioni, prima tentando con le buone maniere, poi valuto come proseguire...
- Come ti senti a tuo agio vestita?Jeans, T-shirt e scarpe da ginnastica. Infatti sono così nel 90% del tempo, sia al lavoro che a casa,e anche nel tempo libero.
- Sei felice?Questa è una domanda piuttosto complicata: chi può dirlo? Sono felice di avere una bella famiglia, sono felice di avere la salute, ecc, ecc...Ma secondo me ogni volta che si raggiunge un obiettivo e si può definirsi felici, ne subentra uno nuovo, e forse è giusto che sia così, per rimanere sempre attivi. Chi si ferma è perduto. La ricerca della felicità deve essere sempre in evoluzione.
- Se avessi la possibilità, andresti via dall'Italia? Si e no. Si, perchè in certe cose è veramente una pena; no, perchè è comunque un Paese pieno di posti bellissimi.
- Qual'è il piatto che sai cucinare meglio?Solo uno??? La crostata con la Nutella, il risotto con la salsiccia, il filetto al pepe verde, la parmigiana di melanzane, ecc, ecc...
- Sei una persona puntuale?Si, di solito. Ma con tre gnome piccole e Papozzo che non lo è di natura, spesso non riesco ad esserlo, e mi infervoro.
- Chi è la persona che hai amato di più durante la tua infanzia?La mitica superNonnina, quella che mi ha cresciuto quando la mamma era al lavoro, quella che mi snocciolava le sue perle di saggezza e che mi narrava le sue avventure di quando era giovane, rigorosamente in dialetto.
- Belen avrà terminato tutto l'alfabeto tornando alla A fra 6 mesi? (Borriello, Corona, De Martino, E...)Belen mi ha rotto. E comunque per me può fare quello che vuole: usa della roba sua, mica mia!Però che non lo dicano al Tg!
E queste sono le mie 11 domande
- Quale è la cosa più bella che ti sia mai capitata?
- Quale è la cosa più brutta che ti sia mai capitata?
- Quale è il libro più bello che hai letto?
- Quale è la cosa da mangiare che ti piace di più?
- Quale è la cosa da bere che ti piace di più?
- La cosa più buffa che ti sia mai capitata?
- Il dipinto che maggiormente ti rappresenta?
- Il fumetto che vorresti essere?
- Se fossi il personaggio di un film, chi saresti?
- L'accessorio che ti piace di più indossare?
- La tua pizza preferita?
..che giro a:
Direte: ma sono solo sei!
Veramente, 11 mi sembravano davvero tanti, troppi!
Ma, facciamo così: oltre a quelli indicati, che, peraltro, non si devono sentire in obbligo, può partecipare al giochino chiunque voglia.
Quindi sotto a chi tocca!
mercoledì 9 maggio 2012
Remigio/a
Nonna Mimi ha trovato un micino sotto la sua auto nel posteggio sotto casa.
Miagolava disperato, così è salita e ha chiesto allo Zione:
"Lo vuoi andare a prendere?...E' piccolo..."
Lo Zione, quindi, l'ha portato su, gli hanno dato da mangiare, da bere, un posto dove dormire e uno dove fare i bisognini.
E un nome: Remigio.
Ieri le gnome sono andate a vederlo.
Questo è quello che la gnoma di mezzo mi ha riferito.
"Sai che siamo andate a trovare Remigio?"
"Ah, si? Come è?"
"E' bianco e grigio, affettuoso e miagola tanto...Però è un po' maschio e un po' femmina..."
"In che senso?"
"Ha la voce un po' da maschio e un po' da femmina, e allora forse è una Remigia!"
"Ah..."
"E poi gioca con un fiocco rosa attaccato ad una pianta della nonna, sul balcone."
"Quindi, dato che preferisce il rosa, è una Remigia?"
"Si!"
A rigor di logica, io, che notoriamente ho sempre odiato il rosa, cosa dovrei essere?
Ho avuto paura di approfondire...
Miagolava disperato, così è salita e ha chiesto allo Zione:
"Lo vuoi andare a prendere?...E' piccolo..."
Lo Zione, quindi, l'ha portato su, gli hanno dato da mangiare, da bere, un posto dove dormire e uno dove fare i bisognini.
E un nome: Remigio.
Ieri le gnome sono andate a vederlo.
Questo è quello che la gnoma di mezzo mi ha riferito.
"Sai che siamo andate a trovare Remigio?"
"Ah, si? Come è?"
"E' bianco e grigio, affettuoso e miagola tanto...Però è un po' maschio e un po' femmina..."
"In che senso?"
"Ha la voce un po' da maschio e un po' da femmina, e allora forse è una Remigia!"
"Ah..."
"E poi gioca con un fiocco rosa attaccato ad una pianta della nonna, sul balcone."
"Quindi, dato che preferisce il rosa, è una Remigia?"
"Si!"
A rigor di logica, io, che notoriamente ho sempre odiato il rosa, cosa dovrei essere?
Ho avuto paura di approfondire...
lunedì 7 maggio 2012
Il gioco del ricordo: le prime cose belle
Ho letto di questo gioco del ricordo
inaugurato da La Ninin e ho deciso che proverò a cercare nei cassettini della memoria quello che salta fuori.
Le regole, tanto per ricordarle sono queste:
inaugurato da La Ninin e ho deciso che proverò a cercare nei cassettini della memoria quello che salta fuori.
Le regole, tanto per ricordarle sono queste:
- scrivere un post sul vostro blog in cui elencare alcuni ricordi-fotogrammi dei vostri primi 10 anni di vita
- divertirsi a ripensarci piccole/i
- ricordare le persone che avevamo intorno in quegli anni
- scrivere quello che ci piaceva tanto e quello che non ci piaceva affatto
- segnalarmi il link del vostro post
- se il gioco vi piace, diffonderlo attraverso il banner
La prima cosa che fa capolino sono le fette di pancarrè con la Nutella,
che la mia superNonnina abilmente spalmava con il coltello in un verso, e nel verso opposto toglieva, fino a dare l'aspetto rigato alla sublime merenda! Poi io e lo Zione (il mio fratellone) ci litigavamo le fette dove sembrava essercene di più!
Poi, ricordo le vacanze in montagna, sempre nello stesso posto (che noia..), sempre con la superNonnina e talvolta con qualche cugino: con A. ricordo che una sera, dalla stanza da letto, rubavamo mandarini dalla dispensa.
Ne abbiamo divorato una cassettina!!! Mia mamma trovò le bucce ovunque...
Come dimenticare le cadute dalla Graziellina
su cui sempre il cugino A. pedalava e io dietro, in piedi cercavo di stare in equilibrio in percorsi ad ostacoli.
E il mitico hula hoop?
Le sfide tra amiche, compagne di scuola e di giochi pomeridiani, fuori se c'era il sole e in casa se c'era brutto, rischiando di rompere qualcosa. Chi riusciva a fare più minuti senza farlo cadere, chi lo faceva con il braccio e con il piede...
E, ultima ma non ultima, la prima auto con cui ricordo mia mamma che mi scarrozzava in giro,
senza cintura e senza nessun tipo di seggiolino: mi divertivo un sacco a lasciarmi cullare a destra e a sinistra, a coricarmi e ad alzarmi in piedi al centro per poter guardare fuori...
Ma, se ci penso ora, a parte il fatto che inorridisco al solo pensiero del colore (un fantastico verde pisello), quanto ho rischiato di inzuccarmi ad ogni curva!!!
E vogliamo parlare di questo?
Avuto in regalo per la Comunione dalla zia E., quante canzoni ho ascoltato, quanti nastri ho rotto, quanti ne ho riavvolti con la penna!!!
Quante stupidaggini ho registrato insieme alle amiche!!!
Questi i ricordi dei primi 10 anni di vita di Smemomamma , che, in quanto tale, chissà quanti ne ha che faticano a riaffiorare....
venerdì 4 maggio 2012
Bottiglie
Ieri, con molta naturalezza, la gnoma grande, assetata, prende dal frigorifero la bottiglia blu, versa nel bicchiere e velocissima, butta giù un grosso sorso di liquido fresco.
"Ma che schifo!!! Cosa è questa roba?"
Mi giro per verificare, e noto un nastrino dorato che avevo messo ad una bottiglia blu, per distinguerla dalle altre, in cui avevo messo il brodo di carne. Si, perchè, prodotto in quantità industriale, visto il numero di commensali alla nostra tavola, l'alimento in questione viene congelato in comode bottiglie di plastica nel freezer a pozzo, e successivamente posto a decongelare in frigo, come è buona regola che sia, quando si decide di usarlo.
"E' il brodo!"
"Fa schifissimo freddo! Mi viene la nausea!"
"Mi dispiace, ma non hai visto il nastrino?"
"Si, ma pensavo che fosse solo per bellezza!"
Visto il disappunto, nonchè la smorfia assolutamente disgustata della gnoma grande, per sdrammatizzare, ho raccontato la simile avventura capitata anni fa allo Zione, all'epoca preadolescente.
La MiticaNonnina aveva riposto in una bottiglietta solitamente contenente acqua, della grappa che era stata portata in omaggio da nonsopiùchi (capirai, son passati 20 anni); questa bottiglia, non si sa come ne perchè, era finita nel frigo e, in un caldo pomeriggio estivo, lo Zione, dopo una pedalata colossale, decise di dissetarsi, così prese quella che per lui era acqua e si mise al collo la bottiglietta, con l'intento di berla tutta.
Io, osservatrice ignara della situazione, lo vidi correre a sputare nel lavello.
"Ma questa è grappa!"
"Hai fatto in tempo a mandarla giù?"
"Un goccio si!"
Altro che rinfrescarsi!
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Qualche giorno fa, ho partecipato al contest gaffessoso di Eu.
Ho riportato l'ultima delle tante gaffes di Papozzo (solo perchè le altre non le ricordo).
A quanto pare, ho colpito così tanto Eu, che ha deciso che il trofeo mi verrà recapitato direttamente a casa!!!
La ringrazio di vero cuore per questa cosa, e vi avviso che probabilmente scriverò un post per rendervi partecipi della reazione e dello stato d'animo di Papozzo, che, tanto per farvi capire, si è risentito anche per la storia del geco.
"Ma che schifo!!! Cosa è questa roba?"
Mi giro per verificare, e noto un nastrino dorato che avevo messo ad una bottiglia blu, per distinguerla dalle altre, in cui avevo messo il brodo di carne. Si, perchè, prodotto in quantità industriale, visto il numero di commensali alla nostra tavola, l'alimento in questione viene congelato in comode bottiglie di plastica nel freezer a pozzo, e successivamente posto a decongelare in frigo, come è buona regola che sia, quando si decide di usarlo.
"E' il brodo!"
"Fa schifissimo freddo! Mi viene la nausea!"
"Mi dispiace, ma non hai visto il nastrino?"
"Si, ma pensavo che fosse solo per bellezza!"
Visto il disappunto, nonchè la smorfia assolutamente disgustata della gnoma grande, per sdrammatizzare, ho raccontato la simile avventura capitata anni fa allo Zione, all'epoca preadolescente.
La MiticaNonnina aveva riposto in una bottiglietta solitamente contenente acqua, della grappa che era stata portata in omaggio da nonsopiùchi (capirai, son passati 20 anni); questa bottiglia, non si sa come ne perchè, era finita nel frigo e, in un caldo pomeriggio estivo, lo Zione, dopo una pedalata colossale, decise di dissetarsi, così prese quella che per lui era acqua e si mise al collo la bottiglietta, con l'intento di berla tutta.
Io, osservatrice ignara della situazione, lo vidi correre a sputare nel lavello.
"Ma questa è grappa!"
"Hai fatto in tempo a mandarla giù?"
"Un goccio si!"
Altro che rinfrescarsi!
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Qualche giorno fa, ho partecipato al contest gaffessoso di Eu.
Ho riportato l'ultima delle tante gaffes di Papozzo (solo perchè le altre non le ricordo).
A quanto pare, ho colpito così tanto Eu, che ha deciso che il trofeo mi verrà recapitato direttamente a casa!!!
La ringrazio di vero cuore per questa cosa, e vi avviso che probabilmente scriverò un post per rendervi partecipi della reazione e dello stato d'animo di Papozzo, che, tanto per farvi capire, si è risentito anche per la storia del geco.
mercoledì 2 maggio 2012
Lavabili a tratti
La scorsa settimana la cara E. di Milano ha regalato alle gnome tre sgargiantissime buste di pennarelloni veramente strabilianti, di quelli con il tappo doppio: sotto, punta normale, sopra timbrino di varie forme.
Gli occhi delle tre pupe hanno iniziato a brillare all'unisono.
Subito la creatività fanciullesca ha avuto libero sfogo, creando disegni fantasiosi e fantastici, nel vero senso della parola, cioè che necessitavano di notevole fantasia per essere interpretati!
Finchè il dubbio si è incuneato nella mia mente:
"E., senti, ma...sono lavabili, vero?"
"Non lo so...ora leggo sulla confezione."
...
"...si consiglia di proteggere gli indumenti e le mani dei bambini..."
"Gnome, ora basta disegnare compulsivamente! Cambiamo gioco..."
Ormai, però, vari danni erano visibilmente stati fatti, sia sui vestiti, che su mani e musetti sorridenti.
Papozzo, con un'abilità notevole per il lavaggio delle gnome, ha poi cancellato con una energica strigliata, ogni segno rosso, verde e blu.
Lo stesso ha fatto Wilma, la nostra superlavatricemagica, che ha tolto ogni minima macchia dai tessuti.
Ma non era finita: ieri mattina, in attesa di essere preparate per andare via, le gnome si sono di nuovo impossessate dei superpennarelli. Mentre io pulivo, riordinavo e mi docciavo, loro, in salotto, davano sfogo alla creatività, timbrandosi le guance e dipingendosi le mani e i pigiami.
Convinta che bastasse un po' di sapone, le ho lasciate fare. Quale tremendo sbaglio!!!
Ho provato con l'alcool, ma niente! Papozzo, travolto da una scia di deformazione professionale, ha portato, in un barattolo, del diluente per vernici, ma l'opzione è stata scartata perchè tossico (e anche perchè comunque, provando, dava scarsi risultati!!!).
Ci siamo presentati, dunque, alla scorpacciata di pesce che ci attendeva, con le gnome cosparse di cuoricini verdi e stelline rosse, anche se un po' scolorite...
I fantastici pennarelloni sono stati omaggiati, quindi, dell'aggettivo "lavabili a tratti".
Gli occhi delle tre pupe hanno iniziato a brillare all'unisono.
Subito la creatività fanciullesca ha avuto libero sfogo, creando disegni fantasiosi e fantastici, nel vero senso della parola, cioè che necessitavano di notevole fantasia per essere interpretati!
Finchè il dubbio si è incuneato nella mia mente:
"E., senti, ma...sono lavabili, vero?"
"Non lo so...ora leggo sulla confezione."
...
"...si consiglia di proteggere gli indumenti e le mani dei bambini..."
"Gnome, ora basta disegnare compulsivamente! Cambiamo gioco..."
Ormai, però, vari danni erano visibilmente stati fatti, sia sui vestiti, che su mani e musetti sorridenti.
Papozzo, con un'abilità notevole per il lavaggio delle gnome, ha poi cancellato con una energica strigliata, ogni segno rosso, verde e blu.
Lo stesso ha fatto Wilma, la nostra superlavatricemagica, che ha tolto ogni minima macchia dai tessuti.
Ma non era finita: ieri mattina, in attesa di essere preparate per andare via, le gnome si sono di nuovo impossessate dei superpennarelli. Mentre io pulivo, riordinavo e mi docciavo, loro, in salotto, davano sfogo alla creatività, timbrandosi le guance e dipingendosi le mani e i pigiami.
Convinta che bastasse un po' di sapone, le ho lasciate fare. Quale tremendo sbaglio!!!
Ho provato con l'alcool, ma niente! Papozzo, travolto da una scia di deformazione professionale, ha portato, in un barattolo, del diluente per vernici, ma l'opzione è stata scartata perchè tossico (e anche perchè comunque, provando, dava scarsi risultati!!!).
Ci siamo presentati, dunque, alla scorpacciata di pesce che ci attendeva, con le gnome cosparse di cuoricini verdi e stelline rosse, anche se un po' scolorite...
I fantastici pennarelloni sono stati omaggiati, quindi, dell'aggettivo "lavabili a tratti".
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