domenica 22 luglio 2012

Lo ammetto

Nel post precedente vi ho parlato del mio ritorno al caro lettuccio. Ma non vi ho raccontato tutto.
Ad esempio, voi non sapete che da più di una settimana, cioè da quando ho ripreso ad andare al lavoro, con relative alzataccie, insistevo con Papozzo per riportare  i materassi dalla casetta di legno, fotonica si, ma pur sempre scomoda, alle stanze da letto usuali.
Non siete a conoscenza delle risposte che mi sentivo dare, tipo:
"Sono stanco, li portiamo domani..."
"E' troppo tardi!"
"Stasera c'è troppo caldo per dormire in casa, là c'è più fresco!"
"Sono fuori a cena, non faccio in tempo, devo prepararmi..."
"La notte scorsa ci sono state due piccole scosse, meglio aspettare..."
E simili.
Il forte sospetto che avesse più paura lui di me mi ha sfiorato, lo ammetto.

P.S. : I miei lettori hanno raggiunto l'onorevole numero tondo di trenta!!! Ne sono talmente felice che li ringrazierei uno ad uno!!!

6 commenti:

  1. Prego!! ;D
    Comunque credo anch'io che se non è pigrizia e proprio un po' di strizza! :)

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  2. lo ammetto: nel post precedente non avevo capito dove dormivi! e dove ce l'avete la casetta di legno? in giardino?
    la voglio anch'io! ah no, adesso sono un po' troppo cresciutella per le casette di legno (magari sugli alberi)!
    mmm....la vogliono Dafne e Scooby!

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    1. E' nel giardino: l'ha costruita Papozzo dopo il sisma del 29 e ci dormivamo in otto, noi cinque, la suocera, mia mamma e mio fratello. Avevamo una paura folle a dormire in casa...la casetta era un lusso a confronto della macchina.

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  3. Dai, un bacino della buona notte senza scosse e senza tremori! (la versione decente del senza se e senza ma che non si può più sentire!!)
    ciao cara Monica, buona notte serena!
    ps. che bello io c'ero dall'inizio!!

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