venerdì 6 luglio 2012

Vietato entrare

Catta si aggira miagolando come non ha mai fatto, guardandomi con occhi pieni di terrore e rimanendo a bocca aperta: credo che sia prossima al parto e che, dato che è molto giovane e inesperta abbia paura.

Ora, cara bestiola, provo molta tenerezza per te, ma, anche se ho vissuto questa esperienza per tre volte, non ti posso aiutare, non ho il diploma di ostetrica per gatti, per cui credo che ti dovrai arrangiare, come hanno fatto peraltro tutte le tue colleghe micie che hanno avuto la fortuna di condividere sprazzi di vita con me.


Da stamattina le è severamente vietato entrare in casa, per evitare di trovarsi con un non ben definito numero di batuffoli miagolanti sul divano o, peggio, su qualche letto: l'unico posto che le è consentito per il parto è l'apposito nido che le ho preparato nello scantinato, dotato di ogni comfort che una gatta con pancia apocalittica possa desiderare.
Cerco di tenerla fuori e le gnome mi sgridano.

"Guarda che anche tu stavi male e ti lamentavi quando c'eravamo noi nella tua pancia!"
"E' vero, ma tu come fai a saperlo?"
"Perchè io, da dentro la pancia, sentivo!"

Le gnome sono sempre più preoccupate per lei, specialmente adesso che è sparita da un paio d'ore.

5 commenti:

  1. Mettici le foto delle gnome gatto saranno bellissimi ciaoooo

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    1. Si, non appena la Catta tornerà e avrò modo di vederli!

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  2. Miao! Ce la farà! E poi i micini sono troppo belli!

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    1. Purtroppo non è andata come speravamo...

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    2. Mi dispiace, ho letto. Avevo lasciato un commento ma è andato perduto (menzionatvo il fatto di aver perso anch'io da ragazzina una micetta, stritolata dall'auto nella quale si era nascosta, un gran dolore nella nostra piccola vita...)

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